È “aprire” lo slogan del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che oggi ha presentato il rapporto del terzo anno di mandato alla città. E si partirà subito con i cantieri che chiudono e le piazze che aprono: il 20 dicembre aprirà piazza Pia, dove si sta realizzando un sottopasso per dividere i flussi veicolari da quelli pedonali. Poi il 23 dicembre sarà la volta di Piazza dei Cinquecento anche se “una porzione sarà pavimentata nei mesi successivi al Giubileo come da cronoprogramma” e anche di “piazza Risorgimento, con la vicina via Ottaviano”. Piazza San Giovanni invece sarà inaugurato dopo l’apertura della Porta Santa, il 28 dicembre. Il Ponte di ferro sarà terminato a dicembre, entro gennaio riaprirà al traffico. In tre anni di governo della città a Roma sono stati emanati “1.148 provvedimenti, tra atto di giunta e di assemblea capitolina, ordinanze sindacali e commissariali” e sono stati avviati i cantieri per 204 opere indifferibili e 118 essenziali. “Sono tutte in linea con i tempi, con eccezioni limitate. La trasformazione di Roma sta diventando una realtà”, ha detto Gualtieri.
E così è partito un ringraziamento alle forze politiche e istituzionali ma soprattutto “alle romane e ai romani per la pazienza”. Non è mancata una stoccata al governo, nonostante la soddisfazione per lo sblocco – attraverso gli emendamenti – del finanziamento di Metro C in legge di bilancio: “Entro la fine dell’anno il cantiere di Metro C a piazza Venezia sarà vestito da opere di artisti contemporanei- ha detto Gualtieri -. Se sarà confermato il finanziamento della T1 della Metro C, come mi sembra che sia dagli emendamenti presentati alla legge di bilancio e per cui ringrazio le forze politiche che li hanno redatti, saremo in grado entro il 2025 di partire con i lavori della T1 e T2, per completarla fino a Farnesina entro dieci anni”. Al governo, però, il sindaco ha chiesto più fondi per il trasporto pubblico locale, “perché è inaccettabile che la Capitale d’Italia riceva un contributo sul Fondo nazionale trasporti pari al 44 per cento di quello di Milano” e maggiore libertà nella gestione del proliferare di case vacanza al centro storico: “Ribadiamo al governo la richiesta di darci più mezzi per governare fenomeni con effetti negativi come l’esplosione in centro dei B&b e delle case vacanza”.
Sui rifiuti il sindaco ha confermato il cronoprogramma: il termovalorizzatore entrerà in funzione nell’estate del 2027, i biodigestori nel 2026. Sulla raccolta differenziata, invece, “passata dal 45,3 per cento al 47,9 per cento contiamo di arrivare al 52 per cento nel 2025”, ha concluso. In sala esponenti del mondo produttivo, dei sindacati, delle istituzioni e della società civile ma anche i tre vigili del fuoco rimasti feriti nell’incendio di Torre Spaccata e a cui il sindaco ha dedicato l’applauso che si è levato dall’assemblea. “È l’applauso della città ed è per voi”, ha detto. E infine un abbraccio e un pensiero a Daniele Virgili, giovane agente della polizia locale, ferito in un incidente mentre era in servizio: “Non ti lasceremo solo”, ha sottolineato Gualtieri, ribadendo l’impegno dell’amministrazione sulla sicurezza stradale. Un ringraziamento è stato rivolto anche alla magistratura per l’inchiesta in corso sugli appalti “che consentirà di punire possibili irregolarità” e “se risulterà anche una sola strada non rifatta a regola d’arte chiederemo il massimo della severità nei confronti dei responsabili”. Infine, un innesto di speranza, ricalcando il tema del Giubileo: “Tutti i cantieri, provvedimenti e finanziamenti, hanno senso solo se restituiranno alla città un senso di comunità e alle singole persone libertà e opportunità. Costruiremo una Roma più giusta e aperta, sono sicuro che ce la faremo”.