Gualtieri: dopo i sorrisi del conclave ancora diversi malumori da risolvere

Il sindaco ha riunito tutta la governance cittadina in un conclave per discutere del futuro della città e tentare di sedare sul nascere alcuni dissapori interni alla maggioranza

Il “conclave” voluto fortemente dal sindaco Roberto Gualtieri è andato in scena nel verde e nella quiete dell’agro-romano, a Casale Torre Sant’Anastasia, un locale per ricevimenti in zona Divino Amore.

Questo incontro con tutti gli esponenti della governance cittadina – il sindaco con i suoi assessori e tutti i consiglieri di maggioranza – oltre ai 14 presidenti di Municipio di centrosinistra, è andato in scena ufficialmente per fare il punto sull’attività svolta nei primi 100 giorni di lavoro per la città, ma, soprattutto, pare, per tentare di bloccare sul nascere alcuni dissapori all’interno della maggioranza di centrosinistra.

Cosa questa che, a quanto pare, è riuscita solamente in parte al sindaco, infatti alcuni rumors registrati da Radiocolonna.it, parlano di malumori all’interno della compagine di governo della Capitale soprattutto su alcuni temi caldi che riguardano scelte strategiche per la città.

Ad esempio la questione rifiuti, con alcuni che riferiscono la frase espressa durante i lavori nella giornata di conclave da alcuni dei presenti: “Sempre agli stessi territori tocca la monnezza di tutta Roma”, riferito soprattutto alla scelta di ubicare alcuni nuovi impianti in città per cercare di risolvere una volta per tutte il problema rifiuti a Roma, e a quanto pare su questo tema si registrano mal di pancia che Gualtieri sta provando, con l’aiuto dell’assessora Sabrina Alfonsi, a risolvere.

Altra questione spinosa è senz’altro quella relativa al problema del trasporto pubblico, con la prevista riduzione (da giugno) dell’orario di chiusura alle 21 della Metro A per 18 mesi e (da aprile) per 4 mesi per la linea B per lavori di revisione e soprattutto sperare che la Metro C non venga bloccata e che venga concessa la proroga di un anno e mezzo alle autorizzazioni da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, altrimenti sarà stop.

E per ultima, ma non meno importante degli altri nodi, è la questione (davvero poco gradita a molti esponenti della maggioranza) relativa alla guida della commissione “Expo 2030”, affidata all’ex sindaca grillina Virginia Raggi, frutto, pare, di una promessa fatta dal neo eletto sindaco ai pentastellati in nome del dialogo con le opposizioni e rimarcata anche in sede di approvazione del bilancio con molti emendamenti delle minoranze approvati in aula Giulio Cesare. Anche su questo tema in parecchi lamentano malumori, ma nonostante ciò sarà difficile tornare indietro sulla presidenza a Raggi.

Insomma, durante questo conclave al di là dei sorrisi di rito (pubblicati anche sui social) e delle parole di incitamento per la sua squadra, sono ancora diversi i malumori rimasti da risolvere per Gualtieri dopo i suoi primi 100 giorni di governo cittadino, e la sensazione è che alcuni di essi se non affrontati per tempo potrebbero far tremare in futuro la maggioranza di centrosinistra a Palazzo Senatorio.

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