Gualtieri, non avremo pace finché Roma non sarà pulita

"Raccolta rifiuti normale da domani". Chiarimento su premi in Ama

Dopo le polemiche sul ‘bonus ai furbetti’ suscitate dall’accordo per spingere la pulizia straordinaria di Roma, Ama è pronta ad un chiarimento per “evitare ogni fraintendimento”. La precisazione interesserà il passaggio sulle assenze per malattia. Ma i sindacati vigileranno: “Non siamo contrari a dare la corretta interpretazione” dell’intesa e a “ribadire che l’eventuale premio è legato al raggiungimento dell’obiettivo di riportare la Capitale ad una situazione di decoro”, dicono dalla Fp Cgil. “L’accordo è chiaro e non si cambia – avverte il segretario della Fit Cisl Marino Masucci – Detto ciò, se l’Ama vuol fare una nota interpretativa faccia pure”. Intanto, il sindaco Roberto Gualtieri, rispondendo ad una cittadina su Facebook annuncia che già da domani ci sarà “una ripresa della raccolta ordinaria dei rifiuti che contiamo dia i suoi effetti visibili entro pochi giorni”.

Quindi si dice molto dispiaciuto “per il disagio che molte romane e molti romani sono costretti a subire” e promette: “Non ci daremo pace finché Roma non sarà davvero pulita”. “Anch’io soffro nel vedere i cumuli di immondizia che ancora deturpano la bellezza della nostra città, ma garantisco tutto il nostro impegno”, scrive il sindaco, ribadendo che i problemi della raccolta (in via di risoluzione grazie a nuovi sbocchi trovati per l’immondizia) sono stati causati da un guasto ad un Tmb a Frosinone. Già a Natale “Roma sarà più pulita di come l’abbiamo trovata e gli obiettivi del piano saranno raggiunti”, promette in un intervista a Repubblica. Le leve sono una riorganizzazione del servizio e, soprattutto, nuovi impianti. Ad annunciare la precisazione in arrivo per l’accordo fatto in Ama è il sempre Gualtieri: “Visto che il paragrafo su questo punto può dare adito a confusioni, l’azienda mi ha informato che il testo sarà precisato per evitare ogni fraintendimento”. Quest’anno, in media, le assenze in Ama si sono attestate intorno al 15%, di cui una percentuale che oscilla tra l’8,2% e il 9,2% per malattia. Tra i presupposti dell’intesa sulla pulizia straordinaria della città c’è anche il calo dell'”assenteismo”, come ha spiegato chiaramente l’amministratore unico dell’azienda Angelo Piazza. L’accordo, che darà tanti più frutti quanti più dipendenti saranno disponibili a lavorare anche nel periodo natalizio rinunciando a ferie e permessi, prevede un “premio aggiuntivo, commisurato alla rimanenza dei 3 milioni” stanziati. Tra le condizioni del riconoscimento di tale benefit c’è anche il passaggio finito nel mirino: “La riduzione del tasso di assenza per malattia di almeno il 10% (almeno nei mesi di dicembre e gennaio) rispetto alla percentuale registrata nei mesi di settembre ed ottobre 2021”.

E le critiche non si placano: per la leader di FdI Giorgia Meloni “promettere un premio in denaro ai furbetti assenteisti” è una “follia: anziché licenziare questi finti malati, Gualtieri gli aumenta lo stipendio – attacca – segno evidente della sua debolezza”. Se la nuova dirigenza di Ama ritiene necessario far calare “l’assenteismo”, i sindacati puntano il dito contro l’interpretazione dell’accordo: “Premia chi lavora di più, disincentivando le assenze di tutti i tipi. Purtroppo è passato il messaggio, manipolato, che si vogliono premiare i furbetti delle malattie, nonostante sia esattamente il contrario”, tuona dalla Cisl Masucci. Di “interpretazione distorta” parla anche la Cgil secondo cui “Ama paga in termini di assenze assimilabili alla malattia, l’età media alta per le mancate assunzioni degli ultimi anni e le malattie professionali. Ridurre questi fattori dovrebbe essere l’impegno strutturale dei prossimi tavoli”

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