Alla viglia della manifestazione delle Famiglie arcobaleno in piazza Santi Apostoli a Roma, il sindaco Roberto Gialtieri si schiera “a fianco della comunità Lgbt+ romana” ed annuncia che “Roma Capitale procederà alla trascrizione integrale dei certificati di nascita costituiti all’estero con due mamme, fattispecie per la quale riteniamo l’indirizzo della giurisprudenza molto chiaro”.
Quanto al problema del divieto arrivato dal ministero dell’Interno alle trascrizioni per le coppie omosessuali, Gualtieri aggiunge di essere in contatto con altri sindaci, con i quali tornerà a sentirsi “all’inizio della prossima settimana per fare insieme un punto finale sulle possibili iniziative da intraprendere collettivamente, nell’esclusivo interesse dei minori a partire dal tema degli ostacoli alla trascrizione e alla registrazione dei figli di coppie di donne, non riconducibili a una gestazione per altri, chiaramente esclusa dalla legge e che nessuno – afferma Gualtieri – sta chiedendo di legalizzare”.
In vista della manifestazione di domani, Gualtieri dice che “come già accaduto a Milano, sarà anche questa una piazza di civiltà. Un presidio organizzato per ribadire la necessità che il Parlamento si assuma la responsabilità di approvare al più presto una legge che riconosca pieni diritti per i bambini e le bambine delle famiglie arcobaleno”.
Nei giorni scorsi l’iniziativa di disobbedire al divieto di trascrivere come figli delle coppie gay i bambini nati all’estero è stata annunciata dal sindaco di Padova, Sergio Giordani, dalla prima cittadina di San Lazzaro di Savena, Isabella Conti, e quella di Sant’Arcangelo di Romagna, Alice Parma. Un’iniziativa per sostenere l’introduzione della gestazione per altri in Italia è stata annunciata dall’associazione Luca Coscioni