I chioschi di Capocotta a rischio chiusura

il Campidoglio lavora a un bando per assegnare finalmente gli spazi in concessione

Per risolvere il problema della spiaggia di Capocotta, della gestione delle dune, dei chioschi (e tutti i servizi annessi) a rischio chiusura, il Campidoglio sta lavorando il più velocemente possibile a un bando per assegnare finalmente gli spazi in concessione. Lo scrive La Repubblica oggi.

Si punta a fine giugno, ma intanto per non far saltare la stagione e per non mettere a repentaglio una delle spiagge di Roma che più si riempiono in estate, si punta sulla continuità. Nelle more del bando, questa la formula allo studio degli uffici, le spiagge verranno assegnate agli attuali gestori purché siano in regola con i pagamenti dei c noni passati e non siano presenti abusi.

Stiamo parlando di chioschi storici come Dar Zagaia, Mecs Village, il Porto di Enea e l’Oasi Naturalista. Il paradosso è che i titolari hanno vinto un bando che è scaduto 10 anni fa e sono stati proprio loro a più riprese a chiedere di farne uno nuovo. Nel frattempo, nel vuoto lascia to dal Campidoglio, sono andati avanti attraverso proroghe arrivate stagione estiva dopo stagione estiva. Quest’anno però, dopo una sentenza del Consiglio di Sta to arrivata lo scorso marzo, il sindaco Gualtieri non ha potuto farne di nuove, sfilando le spiagge di Capocotta dall’ordinanza balneare.

Senza autorizzazioni per aprire il rischio era che i gestori si ritrovassero con i sigilli alla strutture e i romani senza la possibilità di utilizzare i servizi offerti sulle spiagge. Dal ristoro alle toilette, ma non solo: anche la cura delle preziose dune di Capo cotta passa per i titolari dei chioschi. Finalmente, anche grazie alle loro proteste e dopo ben dieci anni di attese, ci sarà un nuovo bando

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