Ogni giorno circa 36 aziende cessano la propria attività.
La crisi ha ridotto sul lastrico migliaia di piccole e medie imprese e, a livello europeo, l’Italia è il Paese nel quale sono fallite più società. Ma è altrettanto vero che la stessa crisi ha permesso ad altre imprese di crescere e incrementare i propri fatturati. Ma perché, allora, alcune aziende falliscono e altre allargano la propria crescita?
Tecnicamente è un errore umano
“Spesso nel fallimento aziendale, si deve parlare, tecnicamente, di un errore umano”. A sostenerlo è Giampaolo Geniale, affermato Business Coach, una nuova figura professionale che lavorando a stretto contatto con l’imprenditore in difficoltà, realizza la strategia migliore per gestire nuove sfide, superando ogni ostacolo e difficoltà. Una vera e propria ancora di salvezza per le aziende. Un successo garantito, comprovato anche da una recente ricerca di Manager Italia: le attività di coaching sono al primo posto nella classifica delle azioni intraprese dalle aziende e, solo negli ultimi 10 anni, il numero delle richieste è aumentato del 500%.
Giampaolo Geniale, come mai avete tutto questo successo ?
“Perché un business coach individua insieme al manager o al titolare d’azienda le strategie più efficaci per raggiungere le soluzioni migliori possibili. Questo si traduce in maggiore produttività, migliore gestione del tempo e delle risorse e maggiori profitti. Tutti aspetti che per molte aziende sono diventati irraggiungibili in questo lungo periodo di crisi economica e che hanno causato molte chiusure.
Mi capita, anche abbastanza spesso, di lavorare con degli imprenditori che sono talmente entrati nel problema che è impossibile che loro stessi trovino la soluzione ed è per questo che un professionista come me, slegato dal laccio emotivo porta dei grandi vantaggi in azienda. Quello che emerge il più delle volte (azzarderei quasi sempre) è un errata valutazione di quello che è lo stato attuale dell’arte”.
E’ tutta colpa della crisi?
“In ogni periodo di crisi ci sono stati degli imprenditori che hanno fallito e altri che hanno aumentato i loro fatturati. Come è possibile? Stesso settore, stesso periodo storico, uno cresce e l’altro chiude. Sono le due facce della stessa medaglia. Che cosa cambia? L’analisi. Mi spiego con un esempio. Nel tempo ci sono stati dei cambiamenti di ere economiche e questa è la seconda che viviamo in poco più di 100 anni. Siamo passati dall’era agricola a quella industriale. In quel passaggio, i soldi si sono spostati dalla terra alle fabbriche e chi si ostinava a non capire che fosse in corso un cambiamento epocale nell’economia, era destinato al fallimento. Al contrario chi aveva compreso che in quello spostamento i soldi si sarebbero decuplicati, ha avuto una grande opportunità.
Dall’era industriale si è arrivati oggi, all’era digitale e anche in questo caso si è aperta una crisi economica che ha portato il fallimento per alcuni imprenditori e alla ricchezza per altri. Questo significa che, ancora una volta, non sono finiti i soldi, è cambiato il modo di spenderli. Chi si ostina a non cambiare, resterà sempre indietro. Il mondo digitale apre una infinità di strade, basta solo non voler per forza rimanere ancorati al passato”.
Chi è e cosa fa un Business Coach?
“Un Business Coach è un professionista che ha studiato molto e che è in grado di aiutare una azienda a fare chiarezza, sia che si tratti di trovare soluzioni a problematiche interne sia che si tratti di sviluppare obiettivi di crescita. Ci sono clienti che hanno risolto tensioni nei rapporti tra dipendenti, altri, invece, hanno dovuto migliorare il modo in cui i reparti comunicavano tra loro. Altri ancora hanno ridefinito meglio le procedure aziendali. Tutte queste azioni portano conseguenze positive sulla produttività”.
Che tipo di azienda si affida ad un business coach?
“Sia un’azienda in difficoltà che una azienda in forte crescita con grandi obiettivi. Fino a qualche anno fa erano solo le grandi imprese ed i grandi gruppi, che hanno una visione aziendale più strutturata, a contattare i coach.
Poi la crisi ha spinto per necessità anche le piccole e medie imprese a ricorrere ai servizi di un business coach ed i grandi risultati ottenuti hanno fatto da apripista in quel target.
Piccole e medie aziende hanno investito e continuano ad investire sempre di più nel coaching trovando enormi benefici. Oggi fortunatamente i dubbi maggiori sono su come selezionare un bravo business coach e non se un business coach è in grado di aiutare una azienda”.
Come fa una azienda a selezionare un bravo coach?
“L’attività di coaching è normata secondo la norma UNI 11601 che indica quali sono i requisiti che devono avere i coach ed i servizi di coaching quindi se non c’è nessun conoscente che possa consigliare un coach piuttosto che un altro è bene scegliere coach certificati e riconosciuti a norma di legge”.