Il Vicariato nella lente del Papa, guardando al Giubileo 2025

La nuova costituzione sulla diocesi di Roma ha anche l’obiettivo di mettere a frutto il patrimonio immobiliare

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Laterano, il Vicariato di Roma

I cambiamenti per la diocesi di Roma voluti dal Papa hanno come orizzonte il Giubileo del 2025. La  costituzione apostolica “In Ecclesiarum Communione” che sostituisce la “Ecclesia in Urbe” di Giovanni Paolo II del 1988 riorganizza l’ordinamento interno del Vicariato. L’Anno Santo del 2025 si avvicina, e Papa Francesco vuole che il meccanismo della diocesi sia oleato.

Il Papa: nella diocesi di Roma eliminare gli sprechi 

L’anno scorso anno c’era stata una sorta di indagine interna per migliorare alcuni aspetti dell’amministrazione e delle procedure. Troppi sprechi, gestione del personale non sempre corretta, non adeguata valorizzazione degli asset strategici. Ad esempio, va valorizzata l’Opera Romana Pellegrinaggi, che ad oggi può beneficiare proprio di un prestito da parte del Vicariato, mentre i suoi vertici sperano di poter arrivare al pareggio di bilancio entro la fine di quest’anno. 

Il patrimonio immobiliare va valorizzato 

Si tratta poi di dare il giusto peso economico alla tante proprietà che la Chiesa ha su Roma. Si stima che  direttamente o indiretta la Chiesa possieda circa il 20% del patrimonio immobiliare della Capitale. Certo, molte sono di enti, come Propaganda Fidae, che non dipendono dal Vicariato, ma la diocesi di Roma può ‘vantare’ il controllo su case di accoglienza, conventi, strutture religiose di varia natura.

Una nuova casa d’accoglienza al Divino Amore 

Tra le nuove strutture, a fine novembre è stata inaugurata una nuova casa per i sacerdoti anziani della diocesi di Roma. Un luogo dove riposarsi, sentirsi accolti, farsi anche compagnia l’uno con l’altro, pregare insieme. Mantenere lo stupore della fede, in uno sguardo illuminato dallo Spirito. Si tratta di una struttura rinnovata all’interno del complesso del Santuario del Divino Amore, a Castel di Leva. Presenti il cardinale vicario Angelo De Donatis, che ha presieduto la Messa concelebrata dal cardinale Enrico Feroci, parroco al Divino Amore nonché rettore del seminario degli Oblati del Divino Amore, e dal prelato segretario generale del Vicariato monsignor Pierangelo Pedretti.

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