“Un mondo diverso è possibile”. Sauro Pellerucci, presidente di Pagine Sì!, una Spa attiva, dal 1996, nel settore dell’editoria pubblicitaria, chiama a raccolta gli imprenditori: “Il bene produce un reddito durevole e sostenibile -spiega. Per questo motivo noi di Pagine Si! abbiamo creato ‘Il mondo di Lampadino e Caramella’, ispirato al famoso cartone animato RAI, ideato e prodotto da Animundi. Abbiamo deciso di portare quel mondo fuori dal video, creando una rete di network sostenibili che diano vita a un cambio di paradigma culturale ed economico.
Ma non solo. “Produrre un profitto, che sia buono non solo in termini numerici, genera una crescita qualitativa utile per chi la mette in atto ma anche per le comunità circostanti. Se non riusciamo a superare questo tabù per il quale il bene non genera profitto – dice ancora Pellerucci- confiniamo ogni singolo atto benefico in un ambito ristretto. Ovvero, in progetti che seppur lodevoli non saranno duraturi e non avranno quell’efficacia sistemica di cui abbiamo invece bisogno.
Un appello quello di Pellerucci che ha dunque come destinatari migliaia di imprenditori, ma anche di liberi professionisti .
“Il nostro Paese -sostiene il presidente di Pagine Si!- è pieno di gente perbene che vuole impegnarsi per rendere il nostro mondo, il mondo reale, più vivibile sotto diversi punti di vista: ambientale, sociale, morale. Penso che ci siano centinaia e centinaia di imprenditori facoltosi pronti a sposare il nostro progetto, aderendo al nostro network e creare, tutti insieme, un nuovo marchio: il marchio dell’inclusività”.
Un cambio dunque di paradigma culturale ed economico, fortemente voluto anche dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Sottoscritta il 25 settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite e approvata dall’Assemblea Generale dell’ONU, l’Agenda, è costituita da 17 Obiettivi da raggiungere in ambito ambientale, economico, sociale e istituzionale entro il 2030.
“Obiettivi -ricorda Pellerucci- che hanno come finalità quella di porre fine alle ineguaglianze, ad affrontare i cambiamenti climatici, a costruire società pacifiche che rispettino i diritti umani. L’attuazione dell’Agenda 2030 richiede, quindi, un forte coinvolgimento di tutte le componenti della società, dalle imprese private al settore pubblico, dalla società civile agli operatori dell’informazione e della cultura”.
“Il momento -conclude Pellerucci- è arrivato. Non possiamo più voltare lo sguardo dall’altra parte, dobbiamo agire. Tutti insieme per lasciare ai nostri figli un mondo migliore di quello che abbiamo trovato. Non è un sogno, ma una possibile realtà. A patto che ognuno di noi faccia il suo. Nessuno escluso”.