Dallo studio di Unindustria “Appalti per Mpmi 4.0”, è emerso che la “percentuale di aggiudicazione delle piccole e medie imprese nel settore pubblico sfiora il 14 per cento. Quindi temiamo che il Pnrr non sarà una leva di politica industriale per le piccole aziende perché la percentuale è troppo bassa, quando invece le pmi occupano circa il 70 per cento della forza lavoro e contribuiscono per una percentuale di Pil superiore al 60 per cento”. Lo ha detto il presidente del comitato piccola industria di Unindustria Fausto Bianchi, a margine della presentazione dello studio di Unindustria “Appalti per Mpmi 4.0”, realizzato con l’Università di Tor Vergata e Promo pubblica amministrazione fondazione, che nasce dall’esigenza di rafforzare la presenza delle pmi regionali negli appalti pubblici del nostro territorio.
I dati sono stati presentati oggi alla Camera di commercio di Roma, al Tempio di Adriano. “Quello che noi chiediamo è ragionare come si sta facendo in Sardegna, con una pubblica amministrazione che guardi alle imprese con un nuovo sguardo, come partner e non solo come fornitori – ha aggiunto Bianchi -. Bisogna dialogare con le imprese e creare lotti più piccoli, abbassando gli oneri amministrativi. Ragionare quindi in un’ottica che possa essere captata dalle pmi – ha sottolineato Bianchi -. È certamente un messaggio per la pubblica amministrazione romana: la Capitale è piena di pubbliche amministrazioni ed è un modello che potremmo esportare in tutto il mondo. Vorremmo un dialogo per fare in modo che le aziende epocali possano lavorare il più possibile in funzione di questa ondata di soldi, che purtroppo temiamo non arriveranno nelle casse delle piccole e medie imprese. Con Gualtieri c’è già un dialogo aperto”, ha concluso Bianchi.