Superata quota mille. A Roma sono 1.007 le startup innovative iscritte nell’apposita sezione del Registro imprese. Lo rende noto la Camera di commercio di Roma. “Un dato significativo che si aggiunge a quello italiano dove, per la prima volta, è stata superata la soglia delle 10mila unità. Sono 10.027, per l’esattezza, le società – costituende o già costituite da non oltre 60 mesi – che, al 18 marzo 2019, avevano come oggetto sociale esclusivo o prevalente ‘lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico’ “.
Dal punto di vista geografico a guidare la classifica delle regioni più prolifiche nel creare startup ci sono la Lombardia con 2.525 imprese innovative e poi il Lazio con 1.116, seguite da Emilia Romagna (888) e Campania (783).
Nonostante la normativa sulle startup sia aperta a tutti i settori economici, si osserva – a livello italiano – una notevole concentrazione nei comparti con una chiara vocazione tecnologica. Il 34,3 per cento delle startup innovative è legato ad attività di ‘produzione di software’ e il 13,5 per cento alla ‘ricerca e sviluppo’.
“In questa fase complessa della vita della nostra città – ha dichiarato il presidente della Cciaa di Roma, Lorenzo Tagliavanti – il dato delle oltre mille startup innovative registrate ci induce a un certo ottimismo: sono imprese che registrano un tasso di crescita superiore alla media nazionale e rappresentano il contesto ideale per un’occupazione di qualità e per una forte presenza giovanile. E’ qui che le nuove generazioni dei nativi digitali possono esprimere al meglio le proprie potenzialità. Il sistema camerale e la Camera di commercio di Roma, in particolare, sono in prima linea per aiutare le imprese a sfruttare appieno il potenziale dell’innovazione e del digitale”.