“Anche il Lazio, non diversamente dall’insieme del Paese, mostra i segni di un arretramento che risulta evidente dalla lettura dei principali indicatori”. È quanto emerge dall’indagine congiunturale sulle pmi del Lazio realizzata nel secondo semestre 2018 da Federlazio su un campione di 450 imprese associate.
“Dalla nostra indagine, infatti, ordinativi, fatturato e produzione registrano un sensibile calo sia rispetto all’ultimo semestre, sia rispetto a quello precedente – spiega l’associazione -. Nel II semestre 2018 il saldo di opinioni sull’andamento degli ordinativi per quanto concerne il mercato nazionale si attesta a +9 punti percentuali, facendo registrare una ulteriore riduzione dopo quella accusata tra il 2° semestre 2017 (+13,6) e il 1° del 2018 (+10,4). Positivi, anche se con minore intensità, i dati relativi ai mercati internazionali: in significativo arretramento quelli dal mercato Ue che passano da +14,8 a +6, mentre sono stabili quelli Extra-Ue da +8,3 a +8,5. Il fatturato sul mercato domestico cresce da +2,4 a +12,6. Rimangono positivi, ma in riduzione, i saldi di opinione relativi al mercato Ue (che passa da +10,3 a +9,8) ed Extra Ue (da +22,6 a +6,8)”. Ancora: “Coerentemente a quanto emerge dai recenti dati Istat riferiti al contesto nazionale, il saldo di opinioni delle aziende della regione sull’andamento della produzione fa registrare un notevole arretramento rispetto alle indagini precedenti, attestandosi a +1,6 (nel 1° semestre 2018 era pari a +11,9). Dopo quattro semestri consecutivi di crescita costante, cala di quasi tre punti il dato sugli investimenti: 37% le imprese che dichiarano di averne effettuati nell’ultimo semestre”.