La crisi economia mette a rischio oltre 3 milioni i posti di lavoro. A lanciare l’allarme è Marco Granelli, presidente di Confartigianato Imprese, a margine dell’evento per i 50 anni della sede piemontese dell’associazione.
“Secondo le nostre stime – dichiara Granelli – sono a rischio circa 900mila aziende e 3,5 milioni di posti di lavoro”. Per questo la richiesta al governo è “di fare presto, perché la situazione drammatica. Abbiamo chiesto su tutto, che vengano fatte norme e provvedimenti per le piccole imprese e gli artigiani, perché fino a oggi sono stati presi provvedimenti che non hanno mai tenuto conto del tessuto economico di questo paese, che è rappresentato per il 99,4 per cento dalle nostre realtà. E poi c’è da affrontare l’emergenza del caro bollette, bonus e inflazione”, ha concluso.
Da parte del presidente della sezione piemontese di Confartigianato, Giorgio Felici, è arrivata invece la richiesta al governo di tutelare il made in Italy che – spiega Felici all’agenzia Nova – “non è difeso da una legge che ha decreti attuativi in corso, ma è annegato ad una generica tutela che l’Europa dà ai marchi Europei, salvo fare entrare altri attori che se ne fregano dei nostri marchi. Ben vengano allora questi nuovi ministeri che spero non siano contenitori vuoti, ma che mettano mano alle leggi per fare dei decreti attuativi”