Imprese: nel 2022 Roma registra il miglior tasso di crescita nazionale

I dati della Capitale (+1,77 per cento, più che doppio rispetto alla media nazionale del +0,79 per cento) aiutano il Lazio a essere la prima regione italiana per tasso di crescita delle imprese (+1,55 per cento) e seconda (dopo la Lombardia) per saldo attivo

In un anno non facile per l’economia italiana, soprattutto per il perdurare della guerra in Ucraina e dell’elevato tasso di inflazione, Roma e il Lazio mostrano dei dati economici incoraggianti.

La Capitale, nel 2022, ha registrato il miglior tasso di crescita nazionale (+1,77 per cento, più che doppio rispetto alla media nazionale del +0,79 per cento).

L’anno scorso, a Roma, ci sono state 26.564 iscrizioni a fronte di 18.565 cessazioni per un saldo attivo di +7.999 imprese. Il numero totale delle imprese registrate a fine dicembre 2022, a Roma e provincia, è pari a 450.825 unità. Dati, quelli della Capitale, che aiutano il Lazio a essere la prima regione italiana per tasso di crescita delle imprese (+1,55 per cento) e seconda (dopo la Lombardia) per saldo attivo: +9.526 nel 2022 (34.480 le iscrizioni a fronte di 24.954 cessazioni). Questo è quanto emerge dal report Movimprese diffuso oggi.

“Pur in una situazione generale socio-politica che va sempre osservata con grande cautela e attenzione e in un quadro economico globale di forte imprevedibilità, i dati diffusi oggi dalla rilevazione di Unioncamere/Infocamere – sottolinea il presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti – confermano una tenace dinamicità del nostro tessuto produttivo e una diffusa capacità delle imprese di adattarsi alle mutevoli condizioni del mercato economico”.

“Roma nel 2022, con un tasso di crescita delle imprese pari all’1,77 per cento, è la città che ha fatto meglio a livello nazionale e questo, visti anche i dati del Lazio, ci deve indurre a un certo ottimismo, ma naturalmente non bisogna adagiarsi e insistere nelle azioni di supporto al tessuto produttivo locale Abbiamo davanti a noi due grandi appuntamenti internazionali: il Giubileo del 2025 che dovremo gestire al meglio e l’Expo 2030 che – in caso di aggiudicazione – potrebbe rappresentare un’occasione unica di rilancio economico non solo per Roma, ma per tutto il Paese. Dobbiamo fare un passo avanti e avere una nuova visione di crescita, sviluppo e inclusione sociale. È necessario – conclude Tagliavanti – favorire un nuovo ciclo di investimenti, invertendo la tendenza degli ultimi anni e le ingenti risorse del Pnrr possono essere la leva giusta per scardinare lo scenario fin qui disegnato: sarà fondamentale avere la capacità di saperle gestire nell’interesse di tutti”.

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