Incendi: Draghi, ristori e piano straordinario per sicurezza

Coldiretti, bene Draghi su piano rimboschimento

Il vasto incendio su monte San Martino a Fara Sabina

Il Governo metterà in cantiere un programma di ristori per le persone e le imprese colpite dagli incendi, insieme a un Piano straordinario di rimboschimento e messa in sicurezza del territorio.

La notizia arriva da palazzo Chigi con una nota.

“Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha chiamato al telefono il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, per esprimere la solidarietà e la concreta vicinanza del Governo alla città metropolitana e in particolare alle comunità colpite dai roghi che in questi giorni stanno martoriando l’Aspromonte e che ad oggi hanno già causato 4 vittime. Il governo – ha affermato Draghi – segue con apprensione le vicende in tutte le aree del Paese interessate dall’emergenza incendi e metterà in cantiere un programma di ristori per le persone e le imprese colpite, insieme a un Piano straordinario di rimboschimento e messa in sicurezza del territorio. Intanto già domani il capo della protezione civile nazionale Fabrizio Curcio sarà nella città dello Stretto per verificare sul campo la situazione e guidare personalmente il seguito delle operazioni”.

Tre miliardi di alberi verranno piantati nell’Unione Europea entro il 2030 con il sostegno al piu’ rilevante piano di rimboschimento mai realizzato per valorizzare il ruolo ambientale delle foreste nel contrasto al cambiamento climatico. E’ quanto afferma la Coldiretti nell’esprimere apprezzamento per l’impegno del premier Mario Draghi al rimboschimento e al ristoro dei danni per gli incendi in Italia.

Una scelta “coerente con la strategia per le foreste della Commissione europea che mira ad aumentare la qualita’, quantita’ e resilienza dei boschi dell’Ue nell’ambito del pacchetto Fit for 55 che – sottolinea la Coldiretti – propone di adeguare la legislazione Ue all’obiettivo di ridurre del 55 per cento entro il 2030 le emissioni climalteranti in Europa, rispetto ai livelli del 1990. Un obiettivo messo a rischio dal divampare degli incendi che anche in Italia – precisa la Coldiretti – hanno distrutto decine di migliaia di ettari di boschi e macchia mediterranea inceneriti dalle fiamme, con animali morti, alberi carbonizzati, oliveti e pascoli dalla Sicilia alla Sardegna, dalla Puglia all’Abruzzo, dalle Marche alla Toscana, dalla Calabria alla Campania fino alla Basilicata”.

Per ricostituire i boschi ridotti in cenere dal fuoco – sottolinea la Coldiretti – ci vorranno fino a 15 anni con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo. Nelle aree bruciate – sottolinea la Coldiretti – saranno impedite anche tutte le attivita’ umane tradizionali e la scoperta del territorio da parte di decine di migliaia di appassionati. In un Paese come l’Italia dove piu’ di 1/3 (38 per cento) della superficie totale nazionale e’ coperta da foreste, l’impegno a difendere e valorizzare una risorsa importante del Paese – sottolinea la Coldiretti – e’ determinante per l’ambiente e la sicurezza della popolazione. Non va dimenticato il ruolo dei boschi nella tenuta idrogeologica dei territori, considerato che lungo la penisola piu’ di 9 comuni su 10 (91,1 per cento) sono a rischio per frane, smottamenti o alluvioni. Questo in una situazione in cui – continua la Coldiretti – gli eventi meteo estremi sono sempre piu’ frequenti, dalle grandinate alle bombe d’acqua, e mettono in serio pericolo citta’ e campagne. Per incrementare il patrimonio boschivo italiano, la Coldiretti ha elaborato insieme a Federforeste il progetto nel Pnrr di piantare in Italia 50 milioni di alberi nell’arco dei prossimi cinque anni nelle aree rurali e in quelle metropolitane anche per far nascere foreste urbane con una connessione ecologica tra le citta’, i sistemi agricoli di pianura a elevata produttivita’ e il vasto e straordinario patrimonio forestale presente nelle aree naturali.

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