Dopo l’incendio che ha messo completamente fuori uso uno dei due Tmb di Malagrotta, il Comune di Roma lavora per trovare nuovi impianti per il trattamento, con oltre 8mila tonnellate di rifiuti bloccati.
Una buona notizia è la riapertura in tempi rapidi del Tmb1 della discarica di Malagrotta, perché l’area è rimasta intatta, e la disponibilità, inoltre, dell’impianto di Rida ambiente ad Aprilia di trattare una quantità importante di materiale. Le novità sono emerse ieri durante una riunione operativa in prefettura a Roma, a cui hanno partecipato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e il prefetto di Roma Matteo Piantedosi. Prima del vertice, il sindaco Gualtieri si era presentato in aula Giulio Cesare per riferire dopo il sopralluogo di oggi e il colloquio con i vigili del fuoco.
“La prospettiva di riapertura in tempi rapidi del Tmb1 della discarica di Malagrotta è concreta perché l’area è rimasta intatta – ha detto Gualtieri uscendo dalla riunione in prefettura -. Posso anticipare che Rida di Aprilia ha già dato disponibilità positive per quantità importanti di rifiuti da trattare. Contiamo di recuperare così, e con la riapertura del Tmb1, quanto perso dal Tmb2 di Malagrotta”. Intanto, però, Roma ha una capacità inferiore di raccolta, con oltre 8 mila tonnellate di rifiuti fermi. “A Roma ovviamente abbiamo una capacità di raccolta minore – ha spiegato il sindaco -. Oggi si sono fermate 8 mila e 100 tonnellate di rifiuti e quindi qualche riflesso ci sarà, ma stiamo limitando il più possibile i disagi dei cittadini riportando la normalità il prima possibile”.
Il Comune sta valutando anche un piano alternativo per evitare i rifiuti in strada: “Potrebbero bastare ordinanze temporanee sulle trasferenze, come misure di stoccaggio temporaneo”, ha spiegato il sindaco. Interpellato sull’eventuale coinvolgimento di altre aziende oltre a Rida Ambiente, il sindaco Gualtieri ha precisato che “Dipenderà dalle quantità di rifiuti da trattare. Il gap potrebbe essere minore, e potrebbe essere così assorbito dagli impianti attuali con piccoli incrementi”.
Altra ipotesi sul tavolo è che il sindaco Gualtieri possa ricorrere ai poteri speciali di commissario per poter utilizzare altri impianti di trattamento, come il Tmb di Ponte Malnome, di Guidonia, il tritovagliatore di Ostia o dell’area di trasferenza a Saxa Rubra. “Io sono commissario del Governo di Roma Capitale, poi sindaco della Città Metropolitana. Stiamo facendo un esame di tutte le trasferenze disponibili temporanei e un piano operativo per intervenire”, ha concluso Gualtieri. Infine, il governatore Zingaretti ha tenuto a precisare che “Non c’è un problema di conferimento dei materiali trattati dai Tmb danneggiati. Gli sbocchi rimangono gli stessi di oggi, ovvero quelli della ditta E.Giovi. Non bisogna individuare nessun nuovo sbocco per il materiale trattato ma trovare nuovi impianti che trattino”, ha concluso.