Ita e Lufthansa, manca solo il timbro dell’Europa. A un mese e mezzo dal closing, “siamo in procinto di notificare la transazione” con Ita “alla Commissione europea e alle altre autorità competenti nelle prossime settimane e siamo ansiosi di instaurare un dialogo costruttivo che consenta di ottenere un’autorizzazione tempestiva”. Questa la risposta a LaPresse di un un portavoce di Lufthansa in merito all’accordo con il governo per Ita Airways.
Martedì scorso la portavoce della Commissione europea, responsabile per la Concorrenza, Arianna Podestà, aveva spiegato che l’accordo, siglato lo scorso 25 maggio, “non è stato formalmente notificato alla Commissione europea”. Da quanto si apprende da fonti europee spetta sempre alle parti dell’accordo valutare se devono notificare una transazione all’Esecutivo Ue, in quanto la notifica è necessaria prima di implementarla.
In attesa dell’approvazione della Commissione europea all’accordo trovato a maggio da governo italiano e Lufthansa, come verrà affrontato il capitolo costi di Ita Airways, dopo l’ingresso dei tedeschi? “Secondo me ci saranno dei benefici dallo sharing di esperienze: Lufthansa è un Gruppo estremamente evoluto e di conseguenza su alcune aree ha raggiunto dei livelli di efficienza che Ita deve ancora raggiungere, perché appena nata, ma il 2023 sta già dimostrando nei fatti che la struttura di costi di Ita è coerente con la struttura dei ricavi”, ha spiegato il ceo di Ita, Fabio Lazzerini.
Durante l’evento l’ad della startup erede di Alitalia ha ricordato che, anche se i conti di Ita non sono ancora in ordine, i ricavi sono sopra il budget del 6%, la profittabilità del 30%, mentre sono stati recuperati 14 punti di quota di mercato e vengono aggiunte nuove rotte.