Mentre la compagnia aerea tedesca Lufthansa è impegnata ad acquisire una quota rilevante di Ita, irrompe una grana non da poco. Secondo quanto riportato nei giorni scorsi dal quotidiano economico tedesco WirtshaftsWoche, il vettore si vedrebbe costretto a tagliare circa 34 mila voli rispetto alla programmazione 2023.
La motivazione sarebbe una forte carenza di personale che in realtà si trascina dal 2019 quando furono operati massicci tagli a seguito della crisi generata dalla pandemia da Covid. Già nell’estate 2022, infatti, la compagnia ha dovuto fare i conti con molte cancellazioni. La situazione si è fatta allarmante perché il rischio di cancellazioni all’ultimo minuto sta incidendo anche sulla flessione degli acquisti biglietti secondo quanto riportano alcune agenzie di viaggio.
Intanto Ita ha approvato l‘adeguamento salariale a favore dei propri dipendenti, “un passo necessario perché l’azienda possa cogliere le opportunità di crescita del mercato”, si legge in una nota. Il board della compagnia ha dato il via libera all’incremento medio del 30% delle buste paga di piloti, assistenti di volo e personale di terra. A questo punto, i sindacati dovrebbero revocare lo sciopero di quattro ore del 28 febbraio (dalle 13 alle 17): si attende solo una formalizzazione della decisione da parte dell’azienda per annunciarne la cancellazione.
Nel dettaglio è previsto un incremento del 38% sui minimi tabellari dei piloti, mentre per gli assistenti di volo l’aumento è del 23%. Gli aumenti dovrebbero scattare dopo 15 mesi dall’assunzione, calcolati a partire dal 2 dicembre 2021, data dell’accordo sul nuovo assetto retributivo. I circa 3.600 assunti tra ottobre e dicembre 2021, avrebbero la maggiorazione in busta paga a partire dalla mensilità di aprile. Per quest’anno si prevedono ulteriori 1.200 assunzioni che avranno aumento dopo 15 mesi alla firma del contratto. Si prevede anche un incremento della diaria sui voli internazionali da 46 a 51 euro.