L’Italia si conferma al quinto posto della classifica nera Europea che considera i siti di phishing. Sono stati individuati 300 siti di adescamento, di cui 27 in Italia. La classifica vede al primo posto la Germania (111), Regno Unito (63), Francia (43) e Paesi Bassi (34).
I risultati sono emersi da una ricerca Kaspersky, la quale ricorda come i criminale del web abbiano usato come esca il Covid e il grande tempo passato a casa dalle persone durante il lockdown. Nell’ultimo trimestre la tendenza è aumentata, con gli utenti che hanno riscontrato un’impennata di messaggi con false fatture in diverse lingue relative a pagamenti per le questioni più disparate.
I ricercatori hanno osservato un leggero calo a giugno, prima che i “cracker” intensificassero nuovamente le loro operazioni. Tra i consigli degli esperti per non cadere in questa trappola c’è quello di diffidare di offerte e promozioni, in particolar modo quelle “generose”.