La giunta Raggi compie due anni, “uniti, puntare a risultati”

Pd: sindaca lasci per bene cittá. Domani inizia processo nomine

Il Papa arriva in Campidoglio
Campidoglio

Virginia Raggi compie due anni alla guida del Campidoglio, un compleanno che sorprende il Campidoglio nel pieno della bufera giudiziaria sullo stadio della Roma e a un giorno dall’inizio del processo scaturito dall’inchiesta nomine.

Ieri la maggioranza M5S, priva del capogruppo Ferrara autosospeso perche’ indagato, si e’ riunita in Campidoglio.

Oggetto della riunione una serie di progetti per dare una sterzata concreta all’azione di governo. E poi un monito: lavorare piu’ in sintonia perche’ non succeda mai piu’ un nuovo caso Almirante, ovvero il voto del gruppo alla mozione Fdi per una via allo storico segretario Msi all’insaputa della sindaca
che poi ha dovuto rimediare con una contromozione.

Alla sua maggioranza, Virginia Raggi ha dato due messaggi: sull’indagine che riguarda lo stadio della Roma “piena fiducia nella magistratura”, anche perche’ “non abbiamo preso un euro” e la procura conferma che “abbiamo fatto tutto regolarmente”; e quanto all’azione della sua giunta e’ necessario “uscire dall’angolo” e “puntare su cose concrete”, per far capire che “noi siamo quelli che stanno seriamente rimettendo le cose a posto”.

Virginia Raggi reagisce cosi’ ad un momento che sembra forse il piu’ difficile di questi anni. Da giorni si rincorrono voci di consiglieri dissidenti pronti a mollare la sindaca. Voci smentita da un post del M5S Roma: “Siamo tutti uniti insieme alla sindaca Virginia Raggi. Chi dice che siamo divisi afferma il falso. Lavoriamo tutti per la citta’ a testa alta”.

Da quel 19 giugno 2016 quando il M5S vinse con quasi il 70% dei consensi le comunali piu’ importanti d’Italia sono passati ‘appena’ 24 mesi, ma “sembra una vita”, come si lascia sfuggire una consigliera grillina. Che governare la Capitale fosse un’impresa i 5 Stelle lo sapevano dall’inizio e oggi, una settimana dopo l’inchiesta sullo Stadio della Roma e a un solo giorno dall’avvio del processo alla sindaca sulle nomine, questa consapevolezza e’ piu’ che confermata.

“Stiamo lavorando su temi oggettivamente difficili, sono sicuro che i risultati presto si vedranno. Andare avanti non e’ mai stato in dubbio”, dice Enrico Stefano, uno dei rappresentanti di spicco della maggioranza.

Giovedi’ 21 giugno, ovvero domani, iniziera’ il processo a Virginia Raggi che deve rispondere dell’accusa di falso in relazione alla nomina di Renato Marra, fratello dell’ex capo del personale Raffaele. La data di avvio del processo e’ stata fissata a gennaio dal Tribunale che ha accolto la richiesta di giudizio immediato avanzata dai difensori della sindaca. Lo stesso giorno occhi puntati anche sulla riunione del consiglio di amministrazione di Acea dopo le dimissioni dell’ormai ex
presidente Luca Lanzalone, arrestato nell’ambito dell’inchiesta sullo stadio. Dovrebbe essere nominato il nuovo presidente.

E il caso stadio tiene ancora banco. “Piena fiducia nei giudici – dice la consigliera a 5 Stelle Teresa Zotta – . L’azione va avanti visto che ci sono tutte le condizioni per mandarla avanti”. Dopo due anni di consiliatura “io piu’ di cosi’ non credo di poter fare – le fa eco il collega Angelo Diario -. Continuerò a impegnarmi al massimo. Da due anni e’ cosi'”.

Il Movimento rivendica quindi l’azione portata avanti sui rifiuti e per il risanamento di Atac. Ma l’opposizione non fa sconti e proprio oggi arriva a chiedere le dimissioni della sindaca. “Trasporti al collasso, rifiuti in emergenza, strade sporche e tante buche che mettono costantemente a rischio
l’incolumita’ dei Cittadini – tuona il capogruppo Pd Giulio Pelonzi – Raggi prenda atto del fallimento, sa veramente a cuore e amore per la citta’ si dimetta”.

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014