La risorsa umana è tra i più importanti patrimoni aziendali

L’esperienza dello smart working, già sperimentata da molti , ma ora resa necessaria dalla pandemia, ha aperto molte discussioni e riflessioni.

Emergono, in questi giorni, storie bellissime di dipendenti che hanno “dimenticato” l’orario abituale di lavoro per dedicarsi alla propria azienda e cercare di risolvere le molteplici criticità che il Covid ha presentato all’improvviso e che nell’arco di pochi mesi hanno decretato il calo del 50% dei fatturati.

Dirigenti, dipendenti che hanno stupito i titolari per la dedizione, che hanno saputo dare all’azienda, apportando nuove idee, grandi soluzioni e nuovi modelli di business.

Poi dai racconti degli imprenditori, emerge il dipendente medio per partecipazione e coinvolgimento ed infine quello che ha solo colto l’occasione dello smart working per non fare nulla o il minimo indispensabile.

Cercando un perché si guarda anche al danno psicologico che ha causato il lockdown provocando depressione, paura e immobilismo.

Ecco che in un’analisi durante, dopo e post covid le aziende si sentono fragili nell’organizzazione dell’asset umano nel frangente venisse richiesta una diversa organizzazione  a causa di una avversità tanto imprevista quanto globale.

D’altro canto è emersa l’importanza fondamentale quasi imprescindibile del patrimonio umano.

La responsabilità sociale d’impresa ne fa il fondamento e mette al centro della propria disciplina l’uomo individuando in esso il successo o l’insuccesso del business di un’impresa.

Lo smart working ha creato nuovi modelli di comportamento e nuove metodologie di lavoro ma dietro a questo modello organizzativo c’è l’uomo con le proprie fragilità o con le proprie forze che determina la qualità del lavoro, la soluzione o meno di nuovi problemi.

In un mondo globalizzato l’e-commerce ha sicuramente risolto il problema della chiusura forzata dei negozi, dei centri commerciali, del lockdown delle persone, permettendo ugualmente gli acquisti.

Ma è emerso anche che per i prodotti di qualità, per i manufatti artigianali del lusso, per i prodotti fatti su misura, c’è bisogno dell’incontro, del comunicare personalmente con il cliente di condividere le scelte, di guardare alla luce del sole il giusto colore, la giusta intonazione, l’intesa tra venditore e acquirente in un prodotto sempre più personalizzato e vissuto.

Webinar, fiere virtuali piattaforme digitali hanno sopperito alla mancanza degli incontri e diventeranno pervasivi nelle organizzazioni, ma complementari agli incontri nelle sedi aziendali.

L’uomo e la macchina insieme senza nessuna prevaricazione o vittoria dell’uno sull’altro, ma complementari in un nuovo modello di business che ogni azienda troverà, ma che vede nell’uomo l’anima del successo o dell’insuccesso di una attività, risultato non solo dell’intelligenza, ma anche dell’animo, della volontà, della creatività umana.

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