Nella Regione Lazio ci sono 800mila edifici che si trovano in aree ad alto rischio sismico e 2,4 milioni sono le famiglie che abitano in queste zone. Nella sola provincia di Roma sono presenti 394mila edifici a rischio sismico in cui vivono 4mln di persone. A lanciare l’allarme sono i costruttori all’apertura del convegno su “Ecobonus e Sismabonus opportunità per la riqualificazione energetica e sismica del patrimonio immobiliare” che si é tenuto oggi a Roma.
“La composizione dello stock abitativo sul nostro territorio evidenzia una situazione molto delicata. Difatti a livello provinciale il 65% di questo è stato realizzato prima che il territorio fosse classificato a rischio sismico – spiega a Radiocolonna.it Nicoló Rebecchini, presidente dell’Associazione dei costruttori romani (Acer).
“A Roma – sottolinea – il dato supera il 90% in quanto è stato classificato ancora solo recentemente (2008). Quindi molto importanti le agevolazioni fiscali messe in campo con i “sisma bonus”. Questo non solo sotto il profilo prioritario della messa in sicurezza del patrimonio immobiliare esistente, ma anche, non secondariamente, per innescare quei processi di rigenerazione delle città – conclude – che da tempo tutti ritengono non più rinviabili.”
Il patrimonio immobiliare italiano necessita, dunque, di un profondo ammodernamento in termini di sicurezza, efficienza e qualità. Al fine di consentire un’ampia azione di prevenzione e adeguamento, la legge di Bilancio 2017 ha, infatti, ridefinito e potenziato, fino al 2021, sia le agevolazioni fiscali per interventi antisismici, sia quelle per l’efficienza energetica degli edifici.
In particolare, il cosiddetto “Sismabonus” riguarda costruzioni destinate ad abitazione (prima e seconda casa) e ad attività produttive, nonché le parti comuni condominiali situate nelle zone sismiche 1, 2 e 3.
Inoltre, nel caso di interventi sui condomini, la possibilità di pagare le spese attraverso la cessione del credito fiscale risolve, in gran parte, il problema del finanziamento di tali operazioni, rendendo il meccanismo molto conveniente per le famiglie.
Proprio per facilitare il pieno utilizzo dell’ecobonus e del sismabonus nei condomini, da un accordo tra Ance e Deloitte è nata la piattaforma finalizzata a far incontrare in un ambiente sicuro i titolari dei crediti d’imposta con i soggetti terzi potenziali investitori, che ha la finalità di agevolare il recupero del credito di imposta che si viene a generare.
“Le agevolazioni fiscali, previste dalla Legge di bilancio 2017, – spiegano i costruttori – sono infatti misure essenziali per dare avvio a un piano di riqualificazione del patrimonio immobiliare italiano, ma per essere davvero efficaci è necessario semplificarne l’utilizzo e renderle accessibili a una più ampia platea di soggetti.
La piattaforma, messa in campo da Ance e Deloitte, punta a risolvere il problema di liquidità dei condomini e delle imprese, facilitando l’intervento del sistema bancario e garantendo sicurezza agli investitori interessati all’acquisto dei crediti di imposta”.