Da Roma a Frosinone in meno di tre quarti d’ora, dalla Capitale a Cassino in un’ora e dieci: passa sulle rotaie dell’Alta velocita’ il rilancio economico della Ciociaria, a cui oggi e’ stata data – e’ il caso di dirlo – una brusca accelerata con la firma di un protocollo d’intesa da ben 18 miliardi tra Regione Lazio e Ferrovie dello Stato italiane. A benedire l’intesa tra il governatore Nicola Zingaretti e l’ad Gianfranco Battisti il ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli, a ribadire il concetto che non si tratta certo di un intervento solo locale.
Per Zingaretti, anzi, si inserisce nella battaglia per la ripresa post-Covid: “Aprire cantieri, aumentare la competitivita’ del territorio, creare lavoro, migliorare la qualita’ della vita – afferma – Anche questo e’ il modo di combattere il coronavirus e i suoi effetti”. Diciotto miliardi di accordo, dunque, di cui l’aspetto piu’ rilevante e’ l’Alta velocita’ in Ciociaria, con due treni da e per Frosinone e Cassino gia’ da quest’estate che di fatto connettono la provincia al resto d’Italia “e anche all’Europa” ha spiegato Battisti, ma che consente anche “un nuovo pendolarismo” sulla Capitale. Dove passa l’Av inoltre, ha aggiunto De Micheli, “non solo c’e’ un effetto sul patrimonio immobiliare” che sale di valore, ma “anche crescita nelle aree a 30-40 km dai treni e dalle loro stazioni”.
E c’e’ anche la concreta ipotesi di realizzare una nuova stazione dell’Av a Ferentino, in un punto nevralgico tra il nuovo casello autostradale e l’area industriale: ‘vale’ da sola 1 punto di Pil, secondo Battisti, per un bacino potenziale di 1 milione di passeggeri. Dei 18 miliardi del patto per il Lazio, 13 sono dedicati alle infrastrutture ferroviarie, 1,4 al trasporto ferroviario – arrivano 72 nuovi treni: entro il 2023 la flotta sara’ tutta rinnovata – e 3,9 miliardi alle infrastrutture stradali. Circa 1 miliardo e’ invece destinato a interventi di rigenerazione urbana, anche attorno ai principali scali romani, e di riqualificazione di 88 stazioni su tutto il territorio.
“Una ottima notizia” anche per il presidente di Unioncamere Lazio Lorenzo Tagliavanti. De Micheli apprezza (“la Regione Lazio ha una strategia”) e rilancia con altri 30 milioni dal Mit per l’acquisto di treni, assicurando intanto un approccio “molto agonistico” nell’impegno per il porto di Civitavecchia e l’aeroporto di Fiumicino ma anche annunciando fondi imminenti per la Salaria, che conduce alle aree del terremoto, e per la Pontina. Che le grandi opere siano un volano di ripartenza, specie in tempi di coronavirus, lo pensano ormai praticamente tutti, ed ecco che sul ‘Modello Genova’, quello che sta portando a una rapida ricostruzione del Ponte Morandi, si registra una convergenza tanto vasta quanto inedita, almeno nel Lazio. Lo sostiene la sindaca di Roma Virginia Raggi, che l’ha ribadito al governo, e lo evoca il segretario del Pd Lazio Bruno Astorre, che a sua volta incassa il plauso del coordinatore romano del Carroccio Claudio Durigon: “E’ la proposta lanciata una settimana fa dalla Lega per la Roma-Latina e la Cisterna-Valmontone, che necessitano di un commissario straordinario”. Idea questa accolta con entusiasmo anche dal capogruppo FI Giuseppe Simeone, che sulla Roma-Latina batte il ferro da mesi. Il M5s regionale, che sull’autostrada pontina e’ sempre stato piu’ che scettico, intanto incassa con soddisfazione l’Alta velocita’ ciociara: “L’avevamo proposta noi – ricordano – con una mozione dell’estate scorsa”