Latte: trovato l’accordo, per 74 centesimi al litro

con l'impegno di un conguaglio a novembre in base al prezzo di mercato del pecorino romano. Coldiretti, ora vigilare sul rispetto dell'accordo

Foto di Francesco Pintore, giornalista dell'Unione Sarda

In Sardegna, è stata raggiunta l’intesa sul prezzo del latte, che sarà acquistato dai trasformatori della filiera lattiero-casearia per 74 centesimi al litro. Lo ha fatto sapere il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo, Gian Marco Centinaio, che in una nota ha sottolineato comel’incontro con gli allevatori, svoltosi nella giornata dell’8 marzo presso la Prefettura di Sassari, abbia permesso di raggiungere un grande traguardo.

“È stato finalmente trovato l’accordo sul prezzo del latte tra pastori e trasformatori a 74 centesimi, con l’impegno di un conguaglio a novembre in base al prezzo di mercato del pecorino romano” ha spiegato il Ministro.

Serve ora vigilare attentamente sul rispetto dell’accordo per fare in modo che si trasferiscano ai pastori gli effetti positivi sul mercato del pecorino determinati dall’intervento pubblico e dall’aumento delle vendite stimato pari al 30% dalla grande grande distribuzione, per effetto delle campagne promozionali. E’ quanto afferma la Coldiretti, in una nota, nel commentare l’accordo sul prezzo del latte ovino raggiunto a Sassari dopo quasi un mese di negoziati.

”Da allora – ricorda la Coldiretti – circa tre milioni di litri di latte sono stati lavorati per essere dati in beneficienza, dati in pasto agli animali o gettati in strada per colpa di una situazione insostenibile che – sottolinea l’organizzazione agricola – ha portato i pastori all’esasperazione. Abbiamo firmato per ultimi con senso di responsabilità un accordo che aumenta del 20% l’acconto sul prezzo del latte consegnato dai pastori rispetto all’inizio del negoziato, con l’obiettivo pero’ di arrivare a quotazioni finali di un euro per effetto della griglia di indicizzazione che è stata impostata. Restiamo impegnati per ottenere nuove regole – conclude – che valorizzino il lavoro dei pastori nella formazione del prezzo e vigileremo affinché, dopo le evidenti disfunzioni, si arrivi al piu’ presto una corretta gestione del Consorzio di tutela del pecorino Romano che veda protagonisti i pastori, ai quali devono essere assegnate le quote di produzione”. In gioco, precisa Coldiretti, ci sono 12mila allevamenti della Sardegna dove pascolano 2,6 milioni di pecore, il 40% di quelle allevate in Italia, che producono quasi 3 milioni di quintali di latte destinato per il 60% alla produzione di pecorino romano

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