Lazio: il piano per la semplificazione urbanistica è arrivato in commissione

Per gli interventi di ristrutturazione edilizia consentiti si prevede un incremento fino al 15 per cento della volumetria o della superficie lorda esistente per singoli edifici, con un massimo del 30 per cento per demolizione e ricostruzione

Il piano per la semplificazione urbanistica è arrivato nella commissione del Consiglio regionale del Lazio. Si tratta di due proposte di legge: la numero 156 del 2024 che riguarda le norme in materia di attività urbanistico-edilizia e snellimento delle procedure; e l’altra, la numero 171, sulle semplificazioni e misure incentivanti il governo del territorio.

“Mi auguro che l’iter possa avere tempi consoni perché i sindaci dei comuni del Lazio sono in attesa delle nuove norme che semplificano i lavori”, sottolinea l’assessore all’Urbanistica della Regione Lazio, Pasquale Ciacciarelli. La prima è nella fase di approvazione dell’articolato e la presidente della commissione Urbanistica, Laura Corrotti di Fd’I, ha presentato un emendamento che sostituisce l’art. 1 sulle norme in materia di attività urbanistico edilizia e snellimento delle procedure. Messo ai voti, l’emendamento è stato approvato e di conseguenza ora la proposta di legge andrà nella commissione Bilancio per la trattazione dell’art. 2 che interessa le norme finanziare, che in questo caso non avranno spese sul bilancio regionale e poi tornerà in decima commissione per il parere definitivo prima di approdare ai lavori dell’Aula consiliare.

La prima proposta di legge regionale, presentata dai consiglieri Laura Corrotti, Eleonora Berni, Flavio Cera, Edy Palazzi e Marika Rotondi di Fratelli d’Italia, si inserisce in un contesto di riforma e modernizzazione della normativa urbanistica regionale, con l’obiettivo di rendere le procedure più snelle e di fornire strumenti più efficaci per la gestione delle risorse territoriali. “Si tratta di un intervento normativo che risponde all’esigenza di adattare la normativa regionale alle evoluzioni del contesto edilizio e ai nuovi bisogni della comunità, favorendo uno sviluppo urbanistico sostenibile e dinamico. In sintesi, la proposta di legge numero 156 del 2024 rappresenta un passo importante verso la semplificazione delle procedure urbanistiche nella Regione Lazio. Essa introduce una maggiore flessibilità nell’esercizio dei diritti edificatori, permette un adattamento più rapido ai vincoli sopravvenuti e garantisce un uso più efficiente del territorio senza gravare sulle finanze pubbliche”, spiega Corrotti.

Per quanto riguarda la proposta di legge numero 171 in merito alle semplificazioni e misure incentivanti per il governo del territorio, l’assessore all’Urbanistica della Regione Lazio, Pasquale Ciacciarelli, ha parlato “di nuove disposizioni per migliorare l’efficienza amministrativa e incentivare interventi edilizi”. La proposta di legge è composta da 21 articoli, senza nuovi oneri per il bilancio regionale e l’obiettivo “è quello di razionalizzare le procedure e promuovere la riqualificazione urbana. Le semplificazioni introdotte per le modifiche ai piani attuativi prevedono la competenza della giunta comunale anziché del consiglio comunale per tali modifiche, a condizione che non comportino variazioni sostanziali”, aggiunge l’assessore. Inoltre, è limitata la necessità del parere paesaggistico solo per le modifiche che riguardano porzioni di piani non interessate da aree effettive. Queste misure mirano a snellire le procedure e ridurre i tempi di approvazione.

Per gli interventi di ristrutturazione edilizia consentiti si prevede un incremento fino al 15 per cento della volumetria o della superficie lorda esistente per singoli edifici, con un massimo del 30 per cento per demolizione e ricostruzione. “Mi auguro che l’iter della proposta di legge possa avere tempi consoni perché i sindaci dei comuni del Lazio sono in attesa delle nuove norme che semplificano i lavori”, sottolinea Ciacciarelli. Nel suo intervento, durante la discussione generale, il vicepresidente Adriano Zuccalà dl M5s, ha espresso preoccupazione per “alcuni automatismi presenti nella proposta di legge che possono essere pericolosi, andranno considerate più le conoscenze del territorio che le semplici scelte automatiche. Circa il risparmio del suolo – ha detto Zuccalà – non sarà così perché è troppo alta la premialità che avete inserito, sfiorando anche il 40 per cento di nuova volumetria”. Mentre Emanuela Droghei del Pd, ha ribadito che “ancora non è chiara l’idea e la visione di urbanistica che la Giunta regionale intende attuare”

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