Il Lazio è la terza regione a livello nazionale per famiglie che hanno richiesto il reddito o la pensione di cittadinanza. Viene dopo Campania e Sicilia. Nel 2021, si tratta ci quasi 130 mila nuclei, che costituiscono l’11,1% del dato italiano. Ma comunque il dato è in calo: quasi 20 mila in meno rispetto al 2019.
Roma registra quasi 99 mila famiglie , ovvero l’8,5%, contro i 103 mila del 2019; ma la Capitale è comunque la seconda città a livello nazionale per nuclei di assegni erogati dopo Napoli. La media dell’assegno percepito è di 526 euro, poco sotto la media nazionale che si attesta a 546 euro.
Circa 41 mila invece i nuclei che a livello regionale si sono visti revocare il diritto, o perché non ne avevano diritto o perché il livello di reddito è aumentato durante l’anno.
Per la stragrande maggioranza, poco meno del 90%, si tratta di cittadini italiani, mentre solo il 10% è cittadino extracomunitari, ovvero immigrati. Più della metà si tratta di famiglie con almeno 4 componenti.
Ricordiamo che il Reddito di Cittadinanza (RdC) è una misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale; si tratta di un sostegno economico ad integrazione dei redditi familiari finalizzato al reinserimento lavorativo e sociale. La durata prevista è pari a 18 mesi, rinnovabili. E’ gestito dall’INPS.
E continuano ad essere scoperti nuovi furbetti del reddito di cittadinanza. Altri due percettori della misura economica di contrasto alla povertà sono stati scovati dai carabinieri la scorsa settimana a Ferentino, in provincia di Frosinone. I due, senza le difficoltà economiche richieste, con dichiarazioni false avrebbero attestato le proprie condizioni di indigenza, riuscendo così ad ottenere il sussidio senza averne titolo. Poco dopo Natale a Roma era stato scoperto un danno erariale di oltre 30 mila euro. A causarlo otto persone che prendevano il reddito di cittadinanza pur non avendone diritto. Tutte denunciate dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di piazza Dante, con il supporto dei colleghi del nucleo ispettorato del lavoro di Roma.