Nel Lazio non si potranno più aprire nuove sale da gioco nel raggio di cinquecento metri da scuole, centri anziani o chiese. E’ quanto prevede una norma contenuta nel cosiddetto ‘collegato’ al Bilancio della Regione Lazio pubblicato ieri sul Bollettino ufficiale. All’articolo 77, che modifica la legge regionale contro la ludopatia 5-2013 si legge infatti che “al fine di tutelare determinate categorie di soggetti maggiormente vulnerabili e prevenire fenomeni di Gap (gioco d’azzardo patologico, ndr), è vietata l’apertura di nuove sale gioco che siano ubicate a una distanza inferiore a cinquecento metri da aree sensibili, quali istituti scolastici di qualsiasi grado, centri giovanili o altri istituti frequentati principalmente dai giovani, centri anziani, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio assistenziale o luoghi di culto”.
La nuova legge regionale dispone poi che “i Comuni possono individuare altri luoghi sensibili oltre a quelli previsti al comma 1, tenendo conto dell’impatto sul territorio, della sicurezza urbana, dei problemi connessi con la viabilità, dell’inquinamento acustico e del disturbo della quiete pubblica”.