“Ci sono cose che condivido e altre che non condivido di Zingaretti – ha aggiunto Calenda – ma il giudizio, in generale, per me è molto positivo” sulla Regione Lazio “e penso che l’assessore D’Amato abbia fatto un lavoro strepitoso e se lui fosse il candidato del centrosinistra, in qualunque forma”, quindi anche appoggiato da una coalizione ampia che includa il Movimento 5 stelle e altre forze politiche “noi saremmo disponibili ad appoggiarlo. Dipende dalla qualità del candidato e dei programmi”. A dirlo è il leader di Azione, Carlo Calenda, a margine della presentazione della “giunta ombra” del Campidoglio, ovvero una squadra di professionisti che contribuirà alle iniziative che saranno sostenute dai cinque consiglieri capitolini eletti nella lista civica Calenda sindaco.
La “giunta ombra” è “una prassi nei Paesi anglosassoni, è una giunta che si relaziona con la giunta ufficiale – ha spiegato Calenda -, e il nostro lavoro fin dall’inizio è stato fondato molto sui contenuti. Il nostro programma è stato in parte ripreso da Gualtieri, e ora vogliamo fare una opposizione costruttiva”. Per la giunta ombra “abbiamo identificato tre temi fondamentali: rifiuti, mobilità e partecipate”, ha sottolineato. Affiancato dalla capogruppo della Civica Calenda in Campidoglio, Flavia De Gregorio, e dal consigliere Valerio Casini esponente di Italia viva candidato alle elezioni suppletive della Camera dei deputati per il Collegio Roma 1, Calenda ha sottolineato che sull’operato del sindaco “è troppo presto per fare un bilancio, ma vedo che c’è la tendenza a promettere cose che non si riescono a fare: non solo la pulizia straordinaria ma anche trovare i treni sostitutivi sulla Roma-Lido”. La giunta ombra è composta da 29 persone, per le varie competenze di riferimento, tranne una, sono stati scelti una donna e un uomo.
Per l’Ambiente: Silvia Ambrosio e Francesco Capone; per l’amministrazione digitale: Cecilia Bersani e Vittorio D’Orsi; per il Bilancio e le partecipate: Elisabetta Biondi e Paolo Balice; per il Commercio e il lavoro: Giovanna Marchese e Andrea Colucci; per la Cultura: Michela Berti e Feliciano Zacchia; per i Lavori pubblici: Fabio Dionisi; per Mobilità e infrastrutture: Claudia Finelli e Antonello Veneziano; per le Politiche sociali: Barbara Balistreri e Marco Bozzetti; per le Relazioni interculturali: Antonietta Corea e Sabri Hassan; per Scuola e formazione: Noemi Fiorini e Paolo Mazzoli; per Semplificazione, fondi Eu e innovazione: Rita Iorio e Nicola Bianchi; per la Sicurezza: Mirna Caradonna e Marco Carino; per lo Sport: Cecilia Frielingsdorf e Daniele Rosini; per Turismo e industria: Perla Nahum e Francesco Lopez; per Urbanistica, patrimonio e politiche abitative: Marianna Luciani e Stefano La Greca. “Le persone che faranno parte della giunta ombra sono quelle che ci hanno aiutato a stilare il programma, faremo una opposizione concreta e non pretestuosa, faremo proposte – ha detto la capogruppo De Gregorio -. La nostra priorità è il bene di Roma e stiamo lavorando per questo”. La lista civica Calenda sindaco, che ha incluso Azione e altre forze politiche, “è stata la più votata di tutta Roma perché romani hanno creduto in un progetto, stiamo mettendo a disposizione la nostra esperienza anche amministrativa per far tornare grande questa città”, ha concluso il consigliere Casini.
Per quanto riguarda la gestione del ciclo dei rifiuti a Roma, Calenda ha detto: “Pensiamo che la discarica di Magliano Romano sia quella più appropriata” ma “vediamo che non si parla di termovalorizzatore e senza il termovalorizzatori, per cui ci vogliono 30 mesi, il problema dei rifiuti a Roma non si risolve”.