Maker Faire cresce, diventa adulto ed è sempre più calamita di idee e cervelli. Lo dicono i numeri: 45 mila le presenze nell’edizione del 2022, 70 mila quest’anno. Segno di una manifestazione che con gli anni non invecchia ma, anzi, acquista fascino. E forse le parole del presidente della Camera di commercio, Lorenzo Tagliavanti, danno la giusta cifra.
“L’innovazione, quando è partecipata da famiglie, giovani, università, scuole e bambini è un’innovazione positiva, che considera il futuro con ottimismo e che deve essere incoraggiata. Ad essere protagonisti sono sia gli innovatori che le persone in dialogo con loro: dobbiamo guardare avanti con fiducia e mantenere l’uomo sempre al centro del progresso tecnologico”.
Un bilancio positivo, insomma, quello dell’undicesima edizione di Maker Faire Rome – Innovator like us, che ha contato oltre alle 70 mila presenze nei tre giorni di manifestazione, anche 12 mila studenti che hanno potuto partecipare a workshop e iniziative organizzate nei sette padiglioni, che hanno ospitato oltre 600 attrazioni su 100 mila mq di spazi espositivi.
A fare da calamita anche attrazioni del calibro della Cyber Escape Room realizzata dal Cybersecurity National Lab, in collaborazione con Cisco e Imt – Scuola Alti Studi di Lucca. Divisi per gruppi, i partecipanti fanno parte di un team di hacker etici, in missione nel covo di una Nerd Corporation per sventare il prossimo attacco informatico, hanno a disposizione trenta minuti.
Fra impronte digitali da rilevare con lampade a raggi blu, sistemi da craccare e codici di sblocco delle singole porte da decodificare, la squadra riesce a vincere se, giunta all’ultima stanza, e decriptato l’ultimo messaggio scritto in codice, si accorge di un piccolo dettagliola porta per uscire non ha nessun codice, è aperta. L’osservazione del contesto e competenze informatiche hanno lo stesso peso, in questo gioco che mette in guardia i giocatori rispetto alla apparente complessità del mondo cyber. Anche questo è stato Maker Faire. Arrivederci al prossimo anno.