L’ipotesi dei saldi tutto l’anno non piace ai commercianti romani

"Un favore alle multinazionali" per le sigle che rappresentano il settore

L’ipotesi di saldi liberi tutto l’anno non piace ai piccoli e medi commercianti romani, che la ritengono un “favore alle multinazionali”. Lo scrive il dorso romano del Corriere della Sera, ricordando che il Consiglio dei ministri ha rinviato l’esame del disegno di legge sulla concorrenza .

“Andare verso questa liberalizzazione – attacca il presidente di Federmoda Confcommercio Massimo Bertoni sulle pagine del Corriere- significa favorire le multinazionali a danno dei negozi di qualità e di vicinato che, invece, in questa fase storica andrebbero particolarmente protetti visto che stanno sparendo”.

Secondo Bertoni “solo le multinazionali hanno interesse a fare promozioni e sconti tutto l’anno perché producono a bassi costi, guadagnando in ogni caso. Un negozio che vende made in Italy non se lo può permettere perché ha merce che costa molto di più. Mi meraviglio che si vada contro la produzione italia na che invece è quella che il governo sostiene di voler difendere”.

“Qualsiasi liberalizzazione incide sull’organizzazione commerciale delle aziende – aggiunge il direttore di Confcommercio Romolo Guasco -, quindi serve cautela e deve essere frutto di un confronto con le organizzazioni che rappresentano gli imprenditori, cosa che non mi risulta esserci stata. I saldi rappresentano ancora un “evento” per i consumatori, che acquistano le merci anche tenendo conto di queste scadenze”. Non la pensa diversamente la Confesercenti, continua il Corriere: “II provvedimento è negativo per le piccole e medie imprese – afferma il presidente Valter Giammaria -. I saldi sono una risorsa economica molto importante perché nel loro periodo si incassa il 30-35% di tutto l’anno, con un guo di affari che vale 8 miliardi in Italia e 1,2 a Roma. Spero che il governo pensi alle ripercussioni di questo provvedimento che aiuterà solo le grandi catene e gli acquisti online”.

Più favorevole invece l’atteggiamento del presidente della Cna Commercio Federico Mondello: “Negli ultimi anni abbiamo assistito a deregulation totali complice l’avanzata di internet, che ha reso del tutto inapplicabili delle regole. In mancanza di controlli è più coerente la posizione del governo che semplifica la normativa”.

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