Aprire sedi fisiche del M5s nei diversi quadranti di Roma. Questa una delle proposte emersa dalla riunione della sindaca uscente Virginia Raggi con un gruppo di eletti romani.
La discussione ‘corale’, a quanto si apprende, si e’ concentrata sui risultati elettorali nella Capitale della lista del M5s (passata dal 35% del 2016 all’11 del 2021), argomento sul quale non sarebbe mancata qualche autocritica negli interventi dei consiglieri. Poi la ‘strategia’ per il futuro, per ripartire dai territori, con la convinzione di poter recuperare una consistente fetta astensionismo: “Cittadini che nel 2016 avevano votato per noi e che ora non hanno votato. Possiamo riportarli verso il M5s”, spiega un’eletta.
Di qui, l’esigenza di dotarsi di un ‘referente’ per Roma e di sedi fisiche, se non in ogni municipio, almeno in ogni quadrante della Capitale. Facendo, ovviamente, prima i conti con i fondi disponibili. In quest’ottica gli eletti avrebbero la funzione di ‘sentinelle’ del Movimento per intercettare le esigenze dei territori.