Malamovida a Roma: più controlli ed eventi culturali a prezzi ridotti, mercoledì vertice in prefettura

Nel ventaglio delle ipotesi fatte finora c'è anche una decisa stretta sui minimarket che vendono alcolici nei frigoriferi a bordo strada. Ma in realtà nulla ancora è stato deciso, alcune ipotesi vengono definite di difficile applicazione e il sindaco Roberto Gualtieri resta molto cauto

 

Dalla chiusura dei locali all’una di notte ai controlli potenziati nel weekend. Sono alcune delle ipotesi per contrastare la ‘malamovida’ notturna in alcune zone della città di cui si è discusso ieri in Campidoglio.

La riunione – a cui hanno preso parte l’assessore alle Attività Produttive, Monica Lucarelli, e alcuni dei municipi principalmente colpiti dal fenomeno – si è conclusa con un nuovo appuntamento, che forse sarà decisivo: il vertice in prefettura di domani – mercoledì 2 febbraio – a cui parteciperanno anche le associazioni di categoria interessate. A chiedere interventi più decisi sono in particolare i minisindaci che vivono il problema sulla loro pelle. Prima tra tutti la presidente dell’ex circoscrizione del centro storico, Lorenza Bonaccorsi: “Noi abbiamo posto dei problemi, chiedendo che si intervenga il prima possibile, vedremo se già dal prossimo weekend o quello dopo – spiega -. Sono decisioni che certo che poi deve prendere il Campidoglio. Bisogna innanzitutto lavorare affinché vengano” messe in campo “delle misure efficaci”, con un “maggiore intervento delle forze dell’ordine”.

Le chiusure tout court rischiano di diventare un boomerang dando più spazio ai venditori illegali, sarebbe stata la riflessione dell’assessore Lucarelli. Di qui, l’idea di puntare – parallelamente ai maggiori controlli – anche sulla cultura in chiave anti-sballo, con un’offerta di eventi culturali a prezzi molto ridotti (a un euro, per esempio) per i più giovani, che possa costituire un’alternativa alle serate alcoliche.

Nel ventaglio delle ipotesi fatte finora c’è anche una decisa stretta sui minimarket che vendono alcolici nei frigoriferi a bordo strada. Ma in realtà nulla ancora è stato deciso, alcune ipotesi vengono definite di difficile applicazione e il sindaco Roberto Gualtieri resta molto cauto: “C’e un grande lavoro con le categorie economiche per trovare la soluzione migliore per contrastare questi fenomeni, che danneggiano fortemente dei quartieri. Al tempo stesso lavoriamo per consentire alla città di avere una sua vita corretta”, afferma.

A suo avviso “è positivo”, un “lavoro così capillare e serio, quartiere per quartiere. Io naturalmente darò il mio contributo tirando le fila”. Chiudere i locali all’una di notte? “Non esiste una singola misura risolutiva, le questioni sono complicate ed inevitabilmente lo sono anche le soluzioni”, risponde. Già nei prossimi giorni il Campidoglio valuterà le soluzioni più idonee da mettere in campo durante i week end.

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