Manovra, fondo vittime banche e bonus bebè dimezzato

Oggi il testo in Aula. Le ultime modifiche: stop a superticket per redditi bassi

Un Fondo per i risparmiatori delle banche venete e delle quattro banche in risoluzione che però dovranno comprovare il danno subito per accedere al ristoro. L’abolizione del superticket sulle prestazioni sanitarie sarà solo parziale. Sono solo alcune delle misure che sono state approvate dalla Commissione Bilancio del Senato, durante la maratona di questa notte per l’approvazione delle proposte di modifica alla manovra. La dotazione del Fondo per le banche viene confermata di 50 milioni per il 2018-2019 ma vengono inseriti alcuni paletti, come appunto la necessità, per ottenere il ristoro che il «danno ingiusto» per misselling dei bond emessi dalle banche sia «riconosciuto con sentenza passata in giudicato» o dall’arbitro.

La manovra è oggi all’esame dell’Aula. Tra le altre misure che hanno ottenuto il via libera, la stabilizzazione del bonus bebè, ridotto però a 480 euro annui (40 euro al mese) dal 2019 almeno fino al 2020, mantenendo l’assegno a 960 euro annui per le sole mensilità del 2018. Non solo: l’agevolazione spetterà soltanto fino al compimento del primo anno di età del neonato e del bambino adottato e non più fino all’età di tre anni. I parametri Isee restano invariati.

Fondi ad hoc per assumere ricercatori precari
Dieci milioni per il 2018 e 50 milioni a decorrere dal 2019 vengono destinati per la trasformazione e la stipula di contratti a tempo indeterminato di ricercatori e tecnologi. Tra le misure approvate nella notte anche la soluzione definitiva per l’annosa vicenda degli ex Lsu di Palermo.

50 milioni dal 2019 per sblocco assunzioni precari ricerca
Le ministre della Pa Marianna Madia e dell’Istruzione Valeria Fedeli in una nota hanno segnalato che in nottata è stato approvato in Commissione bilancio al Senato un emendamento Pd alla manovra che sblocca risorse per consentire «complessivamente» e «a regime», dal 2019, di «assumere fino a 2.170 unità» negli enti di ricerca, tenendo conto che già la riforma della P.a permette «l’assunzione a tutti quegli enti che già dispongono di risorse stabili». Il fondo in «cofinanziamento» – si legge nella nota – consente «la trasformazione» da tempo determinato a indeterminato «di circa 420 unità di ricercatori e tecnologi nel 2018 e nel 2019 potranno essere assunte ulteriori 1.750».

Dalle regole ambientali alle Universiadi

Numerose le modifiche apportate nel rush finale, dalle nuove regole ambientali per i poligoni di tiro militari all’arrivo di un commissario straordinario per completare i preparativi per le Universiadi del 2019 ospitate da Napoli. Approvata anche la nascita, osteggiata dagli ambientalisti, del Parco unico del Delta del Po e la nascita di alcune nuove riserve marine. Tra le “micro-misure” hanno trovato posto anche il rifinanziamento, per 4 milioni, in favore degli italiani all’estero così come un fondo ad hoc per la manutenzione di immobili pubblici in uso agli organismi internazionali. Via libera anche a un altro fondo, da 1 milione l’anno, per gli archivi storici di partiti politici e sindacati.

Il Milleproroghe ‘light’
Nella manovra ha trovato spazio anche il Milleproroghe, in versione “light”. Tra le misure previste, oltre al divieto di incroci Tv-giornali, un pacchetto eterogeneo che va dal rinvio per un anno dei risarcimenti danni a causa di trasfusioni e vaccini al congelamento degli affitti per le amministrazioni pubbliche e per le Autorità indipendenti passando per la proroga sempre di un anno, fino al 31 gennaio 2019, della possibilità per gli 007 di effettuare colloqui personali con soggetti detenuti o internati per prevenire reati terroristici.

Concorsi sanitari
Salvati anche i precari dell’Inapp, mentre l’Agenas, l’agenzia per i servizi sanitari regionali, potrà bandire concorsi per 100 assunzioni tra 2018 e 2019.

 

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