I medici sono del tutto d’accordo sulla chiusura delle discoteche, ma i gestori dei locali non ci stanno. “Una buona e saggia soluzione, che trova un punto di equilibrio tra le diverse istanze, puntando sempre, come faro, la tutela della salute e ponendo le basi per la riapertura, in sicurezza, delle scuole”. Lo afferma il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo), Filippo Anelli.
Proteste sono arrivate da Silb Fipe-Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da ballo e di spettacolo: “la discoteca – ha detto il presidente Maurizio Pasca – e’ un grandioso capro espiatorio. Noi non ci sentiamo responsabili’. Osserveremo nei prossimi mesi se a discoteche chiuse il ‘contagio’ si fermera’! Lo osserveremo attentamente. E agiremo di conseguenza”. Non si esclude un ricorso al Tar. Da parte sua, Boccia ha premesso – si apprende – che “restiamo uno dei paesi piu’ sicuri al mondo per la sicurezza sanitaria; ma questa condizione – ha sottolineato – non e’ casuale ma figlia dei sacrifici che abbiamo fatto e che vanno difesi. Ora e’ il momento di andare avanti ma limitando al massimo le attivita’ che presuppongono contatti fisici e assembramenti incontrollabili.
Molto duro il responsabile della sezione toscana. “Siamo stati i primi a chiudere, gli ultimi a riaprire e adesso dalla sera alla mattina si e’ deciso di chiudere un intero settore che dovra’ mandare a casa centinaia di lavoratori”, afferma Alessandro Trolese, presidente regionale del Silb Confcommercio.