“È nostra intenzione completare il processo per dare a Roma Capitale i poteri e le risorse che competono a una grande capitale europea e dare nuova centralità ai nostri Comuni. Perché ogni campanile e ogni borgo è un pezzo della nostra identità da difendere. Penso in particolare a quelli che si trovano nelle aree interne, nelle zone montane e nelle terre alte, che hanno bisogno di uno Stato alleato per favorire la residenzialità e combattere lo spopolamento”. Così la premier Giorgia Meloni nel discorso per la fiducia alla Camera.
Nelle dichiarazioni programmatiche Meloni ha sottolineato, fra i pesi maggiori “che sento gravare oggi c’è anche quello di essere la prima donna a capo del governo di questa nazione”, ha detto. “Penso alla responsabilità che ho nei confronti di tutte quelle donne che affrontano difficolta e ingiustizia per affermare il proprio talento ed apprezzati i loro sacrifici”, ha aggiunto citando alcune delle donne che hanno lasciato il segno nella storia del nostro Paese, per le più diverse ragioni. Personalità a cui il presidente Meloni ha voluto dire “grazie per aver dimostrato il valore delle donne italiane come spero di riuscire a fare anche io”. “Oggi interrompiamo una grande anomalia italiana dando vita a un governo politico fortemente rappresentativo della volontà popolare”, ha aggiunto Meloni, sottolineando che “vogliamo liberare le migliori energie e garantire a tutti gli italiani un futuro di maggiore libertà, giustizia, benessere e sicurezza. E se per farlo dovremo scontentare alcuni potentati o fare scelte non comprese all’inizio lo faremo perché il coraggio non ci difetta”.