La Metro C di Roma e’ in “paralisi operativa e gestionale” e serve in tempi rapidi “un commissario straordinario come per le grandi opere previste dal decreto Semplificazione”.
E’ quanto chiede il Consorzio Metro C in una lettera al premier Giuseppe Conte, ai ministri Paola De Micheli e Roberto Gualtieri, alla sindaca Virginia Raggi e al governatore del Lazio Nicola Zingaretti.
In una lettera, firmata dal presidente Franco Cristini e dall’ad Fabrizio Paolo Di Paola, e’ spiegato che il rallentamento dei lavori e’ dovuto all'”assoluta inerzia costantemente dimostrata dall’Amministrazione nel compimento dei doverosi atti di propria competenza”. Quali? Non e’ stata, per esempio, “ancora completata l’istruttoria di alcune varianti di fondamentale importanza per il prosieguo dei lavori” e che riguardano in particolare i ritrovamenti archeologici alla futura stazione Amba Aradam.
Ma c’e’ di peggio: e’ “di gravita’ inaudita – scrive il Consorzio – che a distanza di circa 7 mesi dall’adozione della delibera Cipe con cui e’ stato finanziato il prolungamento delle gallerie fino a Piazza Venezia, e dopo circa 4 mesi dalla relativa pubblicazione, l’Amministrazione non abbia ancora rimosso gli ingiustificabili ostacoli di ordine burocratico che continuano tuttora a impedire l’approvazione del relativo progetto”. C’e’ persino la possibilita’ che, a forza di attendere, si danneggino le ‘talpe’: “Il preoccupante stato di paralisi ha reso sempre piu’ incombente il rischio di vedere irreversibilmente danneggiate le macchine operatrici adibite allo scavo, e di non poterle quindi piu’ utilmente reimpiegare per il prosieguo dei lavori”.
Dunque, l’appello al governo, che “ha appena varato l’atteso decreto per la semplificazione dei nodi che impediscono la realizzazione delle piu’ importanti opere pubbliche sul territorio nazionale”. E tra queste, secondo il Consorzio, “va certamente inclusa la linea C”. Ecco dunque che serve “la tempestiva nomina di un Commissario Straordinario, da individuarsi preferibilmente tra le cariche di piu’ alta rappresentanza degli enti finanziatori, cui conferire i poteri necessari a rimuovere al piu’ presto gli ostacoli che stanno condizionando la realizzabilita’ della linea C.