Migranti: il governo valuta lo stato di emergenza nazionale

La misura non è al momento all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri ma, sostiene il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, si tratta di "un'ipotesi assai probabile"

Si terrà oggi alle 15 a palazzo Chigi una nuova riunione del Consiglio dei ministri. Sul tavolo, oltre al disegno di legge con interventi a sostegno della competitività dei capitali, il Documento di economia e finanza (Def) 2023, il primo a firma Giorgia Meloni e Giancarlo Giorgetti, potrebbe approdare anche la dichiarazione dello Stato di emergenza nazionale in materia di immigrazione. La misura non è, al momento, all’ordine del giorno ma, come ha spiegato il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci si tratta di “un’ipotesi assai probabile”.

Sui migranti, è fondamentale che l’Europa “si svegli e intervenga” ha detto oggi a Udine il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini. L’Europa “da anni chiacchiera, ma non ha mai mosso un dito. È il momento di dimostrare che esiste una comunità, un’unione e la solidarietà non è solo a carico dell’Italia, della Spagna, della Grecia o di Malta, perché mille arrivi al giorno non siamo in grado di sostenerli economicamente, culturalmente e socialmente”, ha aggiunto. “Se l’Europa c’è, visto che siamo contributori netti per miliardi di euro all’anno, è il momento di dimostrarlo, perché da soli non ce la facciamo”.  Per il ministro “serve un centro per i rimpatri per ogni Regione. Non esistono sindaci o governatori di sinistra che dicono ‘no’, perché le espulsioni non si possono fare se non hai dei centri di raccolta di coloro che commettono crimini e devono tornare da dove sono venuti. Ho totale fiducia nel governo e nei colleghi ministri”.

Il Def

Il Pil tendenziale per quest’anno si attesterà allo 0,9 per cento, mentre il deficit, sempre a livello tendenziale, sarà al 4,35 per cento, riferiscono fonti del ministero dell’Economia, sottolineando che il lavoro va avanti sulla base di un approccio prudente, già dimostrato dal ministro Giancarlo Giorgetti in occasione della Nadef e della legge di Bilancio. Il testo che arriverà oggi in Consiglio dei ministri dovrebbe poi prevedere una crescita programmatica per quest’anno all’uno per cento, mentre, guardando al 2024, nello scenario programmatico il Pil dovrebbe crescere all’1,4 per cento.

Sport e Salute

Sul tavolo del Consiglio dei ministri di oggi potrebbe arrivare anche il decreto per “spacchettare” Sport e Salute. Il ministro dello Sport Andrea Abodi, che è alle prese con il Cda della società che rappresenta la cassaforte dello sport italiano, circa 360 milioni di euro di contributi all’anno gestiti su un totale di 410, intende “riportare il consiglio a cinque per poi creare la figura dell’amministratore delegato che sia diversa da quella del presidente”.

 

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