“Abbiamo sempre più persone da mantenere e sempre meno persone che lavorano, al di là della valutazione però questo problema si risolve in vari modi. E il modo sul quale lavora il governo non è risolverlo con i migranti ma risolverlo con quella grande riserva inutilizzata che è il lavoro femminile”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni a margine della dell’inaugurazione dell’edizione 2023 del Salone del Mobile, alla fiera di Milano a Rho, sottolineando che la stretta sull’accessibilità dei migranti farebbe mancare lavoratori se “non ci fossero altre soluzioni possibili”.
“Poi c’è il tema di incentivare la natalità, queste sono le priorità su cui lavorare”, ha spiegato.
Il richiamo all’Europa del presidente della Repubblica Sergio Mattarella “è un richiamo che tutti comprendiamo dopodiché bisogna conciliare il tema dell’Europa con la difesa degli interessi nazionali e mi pare che, con l’attuale governo, l’Italia lo sta cercando di fare nel migliore dei modi. bisogna cercare delle sinergie perché rafforzare l’interesse nazionale italiano significa anche rafforzare un quadro di autonomia strategica europea” ha detto Meloni. “Oggi il vero problema dell’Europa è un tema di assenza di autonomia strategica – ha proseguito – ci siamo svegliati che non siamo più padroni del nostro destino. Qualcuno poneva questo tema qualche anno fa e per questo veniva definito un pericoloso sovranista, ma è un tema centrale, rafforzare la nostra capacità strategica credo sia fondamentale”.
“È oggettivo che noi in Italia abbiamo un problema di tenuta del nostro sistema economico e sociale dato dal fatto che per troppi anni non abbiamo investito sulla natalità e sulla demografie. Di fatto – ha spiegato – noi abbiamo sempre più persone da mantenere e sempre meno persone che lavorano. Al di là della valutazione, però ,questo problema si risolve in vari modi. E il modo sul quale lavora il governo non è risolverlo coi migranti, ma risolverlo con quella grande riserva inutilizzata che è il lavoro femminile perché alzando i livelli del lavoro femminile e portandoli alla media Europea già i nostri dati cambierebbero molto. e lavorando sulla demografia e quindi sull’incentivazione della possibilità da parte delle famiglie di mettere al mondo dei figli. Questo è quello su cui il governo lavora.
Il marchio “è la cosa più preziosa che abbiamo. A patto che siamo in grado di difendere e valorizzare quel marchio” ha detto il presidente nel corso del suo intervento al Slone evidenziando che con il ministero delle imprese e made in Italy “porteremo in consiglio dei ministri, nelle prossime settimane, un collegato alla manovra finanziaria che ha come obiettivo la valorizzazione del marchio, una sorta di legge quadro per valorizzare le nostre eccellenze puntando su tre pilastri: la lotta senza quartiere alla contraffazione e alla concorrenza sleale con tutela dei brevetti e dei marchi, strumenti finanziari per far crescere le pmi particolarmente nei settori dell’eccellenza e formazione e competenza. “Il marchio e l’eccellenza sono elementi fondamentali – ha sottolineato la presidente del Consiglio – In tempo di globalizzazione l’Italia non può darsi come obiettivo quello di competere sulla quantità di quello che produce, ma c’è un cosa sulla quale il mondo non compete con l’Italia, la qualità di quello che produciamo”.