Solo nel mese di settembre — o meglio nelle due settimane centrali del mese che hanno registrato il rientro in massa dalle vacanze — le multe sono state 28.500. In pratica quasi duemila al giorno, il che vale il giro di vite da parte del Campidoglio rispetto, per esempio, a giugno scorso, durante il quale le sanzioni sono state quasi 45 mila (1.450 al giorno, quindi). Lo scrive ‘’Il Messaggero’’.
Se i vigili continuassero di questo passo, insomma, le multe per sosta selvaggia arriverebbero a sfiorare quota 700 mila l’anno (precisamente 693.500) andando cosi a frantumare il record del 2018 (6i5 mila verbali). E quasi a decuplicare il dato flop del 2022 (82 mila multe) che portò il Comune a registrare un buco di bilancio di 31 milioni.
Più multe e anche più denunce per «interruzione di pubblico servizio» nel caso in cui l’auto sia parcheggiata non solo in doppia fila o al di fuori di uno stallo, ma anche in modo che costituisca intralcio per i trasporti capitolini o, peggio ancora, per i mezzi di soccorso.
A oggi gli esposti-denuncia partiti dall’Atac sono circa 650, tutti contenuti in un fascicolo ad hoc aperto in Procura per «interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità» come ipotesi di reato. Dai passaggi pedonali alle corsie preferenziali, dall’occupazione delle aree di carico e scarico merci, agli incroci stradali, agli spazi per disabili.
L’Atac, però, arriva alla denuncia sostanzialmente in due casi: il primo è il parcheggio illegale nelle aree gialle delle fermate dei bus, pratica diffusa che costringe gli autisti a fermare la vettura in mezzo alla strada per far scendere e salire gli utenti; il secondo riguarda invece il tragitto dei tram che, ovviamente, non possono sterzare o studiare percorsi alternativi in caso di binari ostruiti. A Roma succede almeno tre volte al giorno che un’auto blocchi il passaggio del tram. E ogni volta l’Atac denuncia.