A meno di 24 ore dallo sciopero generale delle società partecipate del Campidoglio, indetto dai sindacati Cgil, Cisl e Uil, in Roma Multiservizi – partecipata al 51 per cento da Ama – si è aperto il rischio del licenziamento di circa 3.500 persone. L’invio delle lettere di fine rapporto è stato annunciato ieri dall’azienda stessa ai sindacati che per oggi hanno convocato d’urgenza una conferenza stampa per esporre la questione. Tra i lavoratori si è diffusa incredulità ma anche preoccupazione.
“Ci fanno il regalo di Natale”, hanno riferito alcuni di loro poiché i licenziamenti dovrebbero concretizzarsi entro fine dicembre. Tuttavia il Campidoglio nella serata di ieri è intervenuto con una nota a spiegare che “Roma Capitale garantirà la continuità dei servizi ai cittadini erogati dalla società Roma Multiservizi e la tutela dei posti di lavoro dei suoi dipendenti” e ha fatto sapere che il direttore generale del Campidoglio, Franco Giampaoletti, ha inviato una lettera ai vertici della società per “convocare un tavolo per lunedì 28 ottobre e diffidare formalmente l’azienda dall’assumere qualunque atto unilaterale nei confronti dei lavoratori”.
Sempre dal Campidoglio è poi filtrata l’informazione che la sindaca Virginia Raggi sta valutando la possibilità di presentare una denuncia per procurato allarme nei confronti dei sindacati e dell’azienda e che non esclude la rimozione dei vertici della Roma Multiservizi.
Dalle opposizioni capitoline molte voci si sono levate in difesa dei lavoratori. Dal Pd del Campidoglio che ha chiesto “all’amministrazione di chiarire subito quanto sta avvenendo per bloccare la procedura di mobilità.
L’immobilismo aggraverebbe ulteriormente le tensioni sociali che gravano sulla città e sull’amministrazione a causa del moltiplicarsi delle vertenze in corso e che fanno capo a Roma capitale” a Fratelli d’Italia che ha sottolineato: “Come ripetiamo da tre anni la strada della internalizzazione, attraverso un percorso che passi per Ama, del servizio è la più giusta non solo per la tutela della forza lavoro ma anche per valorizzare il servizio”. Critiche sono arrivate anche Stefano Fassina deputato di Leu e consigliere di Sinistra per Roma che ha parlato di “una scelta irresponsabile e surreale di Multiservizi” e da Davide Bordoni di Forza Italia che ha commentato “è un fatto gravissimo che condanna i dipendenti e le loro famiglie”. A seguito dei timori diffusi da un rischio di licenziamento collettivo, anche l’Unione sindacale italiana si è levata e ha convocato per oggi d’urgenza un presidio dei lavoratori in piazza Madonna di Loreto dalle 15 alle 19.