Municipio Roma III: bufera al Salario per ipotesi trasferimento rifiuti

tra impianto in ex Tmb e ipotesi balle a Villa Spada

Cumuli di rifiuti a Roma.

Bufera nel territorio del Municipio III per l’ipotesi di un trasferimento di rifiuti in due quartieri limitrofi, il Salario e Villa Spada. Ieri, nel corso di una commissione capitolina, il direttore generale del Campidoglio, Paolo Aielli, ha spiegato che sono al vaglio dell’amministrazione comunale due aree, tra cui la stazione di smistamento di Villa Spada per creare siti di trasferenza destinati allo scarico e carico dei rifiuti diretti al termovalorizzatore che dovrà essere costruito a Santa Palomba, a sud di Roma.

“È stato posto il tema del trasporto delle ecoballe su gomma a Santa Palomba passando per la via Ardeatina – ha detto Aielli -. Si è ragionato quindi sul trasporto ferroviario. Ci siamo preoccupati di studiare quelle che potevano essere, rispetto alla griglia della rete ferroviaria romana, le aree di scarico rifiuti dai camion e carico sui treni delle ecoballe. Abbiamo studiato due o tre ipotesi logistiche, sono in corso studi di fattibilità. Al momento ci sono almeno due soluzioni adatte e uno dei due siti su cui stiamo ragionando è Villa Spada, può essere una buona soluzione”.

Tanto è bastato a sollevare le polemiche e suscitare la preoccupazione della popolazione e degli amministratori locali. Il territorio non ha ancora ammortizzato l’annuncio – arrivato dopo che l’azienda capitolina Ama aveva presentato richiesta di Valutazione di impatto ambientale in Regione – sulla realizzazione di un impianto da 30 mila tonnellate annue, per il recupero dei materiali raccolti dallo spazzamento delle strade, nell’area dell’ex Tmb Salario. Spazio chiuso dal 2019 dopo anni di miasmi e incendi. I primi a prendere le distanze sono stati i consiglieri capitolini dell’Alleanza verdi sinistra, Alessandro Luparelli e Ferdinando Bonessio: “È una follia. Quello che prima era solo un sospetto adesso è una certezza”, hanno detto. “Sgomento”, è stato espresso dal presidente Pd del Municipio Roma III, Paolo Marchionne: “Ci sembra di scorgere un malcelato accanimento su un quadrante e auspico che arrivi una smentita”.

Ma a levarsi sono state anche le voci di esponenti di peso del Partito democratico. “Perché il piano possa chiudersi nel modo migliore è necessario che, come avvenuto per la sua elaborazione strategica, le scelte successive, come ad esempio quelle sulla localizzazione di alcuni impianti, non abbiano solo una valutazione tecnica, ma anche un’attenta analisi ed assunzione di responsabilità politica. Proprio per questo abbiamo già chiesto al sindaco di convocare una riunione”, hanno detto la capogruppo capitolina Valeria Baglio e il presidente della commissione Ambiente Gianmarco Palmieri. Dal Campidoglio tuttavia hanno precisato: “Nessuna decisione è stata presa e con Rfi ci sono varie ipotesi allo studio”. E in nessun caso, hanno fatto sapere da Palazzo Senatorio, “in tali aree verrà svolta una attività di trasferenza o stoccaggio dei rifiuti, né tantomeno verranno realizzati impianti di alcun genere, ma svolte esclusivamente le operazioni di carico sui vagoni ferroviari di ecoballe già filmate nei diversi appositi siti di trasferenza e filmatura che sono operativi, nel pieno rispetto delle norme comunitarie in tema di gestione dei rifiuti”.

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