L’assessora alla Mobilità del Municipio Roma XII, Raffaella Neri, ha rassegnato le dimissioni. “Per motivi professionali ho rassegnato le mie dimissioni da assessore alle Politiche della mobilità, del Verde e dell’Emergenza abitativa del Municipio Roma XII. Resteranno per sempre i rapporti umani che ho costruito e che intendo continuare a coltivare – spiega l’ex assessora in una nota -. Ringrazio i cittadini e le associazioni di tutto il territorio municipale, gli uffici, la polizia locale, i dipartimenti e le Agenzie per il lavoro che abbiamo svolto insieme in questi quasi due anni; in particolare per il grandissimo supporto del servizio giardini e del suo responsabile Augusto Bernardini. Ringrazio la comunità del Partito democratico del Municipio e il presidente Elio Tomassetti per avermi dato la fiducia che mi ha consentito in questi due anni di avere l’onore di servire Roma e i romani; il Consiglio del Municipio, per il vivace confronto e in particolare il grande lavoro e la grande forza politica e umana del nostro capogruppo Renato Midiri”.
“Ringrazio gli assessori comunali con cui, per le deleghe assegnatemi, mi sono interfacciata e i loro staff: l’assessore Zevi, l’assessora Alfonsi, con cui abbiamo realizzato progetti belli e divertenti, l’assessore Patanè dal quale ho avuto il privilegio di imparare davvero tanto, soprattutto che le competenze sono quelle che ci distinguono, che ci permettono di ragionare su progetti a lungo termine, di immaginare e realizzare un futuro migliore. Il mio impegno rimane al servizio del partito – conclude l’ex assessora Neri – che si è avviato verso una nuova fase di profondo cambiamento a tutti i livelli. Ringrazio il segretario Enzo Foschi per avermi permesso di partecipare sin dall’inizio della sua segreteria a questa nuova stagione con l’organizzazione della Festa dell’Unità. Un ultimo ringraziamento vorrei rivolgerlo a chi non c’è più, a Bruno Astorre, che a tanti di noi ha insegnato il vero senso di comunità e la responsabilità di impegnarsi in progetti diversi quando le circostanze cambiano, ma soprattutto ci ha costretti a fermarci a riflettere”