NCC al Governo: non ci fate lavorare? Dateci il Reddito di Cittadinanza

Il 13 marzo mobilitazione nazionale degli autisti NCC. Presidi a Roma, Milano, Torino, Firenze e Napoli

Meno imprese, più assistenzialismo. È questo il binomio sottolineato da alcune sigle che rappresentano gli NCC a ridosso dell’inizio delle domande per ottenere il Reddito di Cittadinanza. Per mercoledì 13 marzo è stata annunciata una mobilitazione nazionale con presidi davanti alle Regioni e alle Poste a Roma, Milano, Torino, Firenze e Napoli.

“Visto che hanno deciso di toglierci il lavoro facendo chiudere le nostre aziende, adesso chiederemo che sia garantito almeno il Reddito di Cittadinanza per tutti quei lavoratori che un piatto in tavola alle loro famiglie devono poterlo comunque garantire – spiegano Claudia Pavoletti, portavoce del comitato AIR, e Francesco Artusa, fondatore dell’associazione FAI Trasporto Persone – stiamo invitando tutti i colleghi e tutte le aziende, al di là dell’associazione a cui sono iscritti, perché siamo arrivati alla fase cruciale del nostro confronto con Governo e Parlamento. Fin qui infatti a parte generiche rassicurazioni e promesse poi dimostratesi vuote, abbiamo riscontrato una chiusura di fatto nei confronti delle nostre giuste rivendicazioni”.

Secondo i due rappresentanti, molti autisti saranno costretti a chiudere se non verrà modificata la norma sull’obbligo di rientro in rimessa dopo il servizio e l’obbligo di compilare il foglio di servizio.

“Se questo Governo vuole cancellare il mondo delle imprese e del lavoro sostituendolo con un sistema assistenzialista retto da un crescente ricorso al debito pubblico, noi come imprese abbiamo il dovere di dire che non ci stiamo – concludono – e mercoledì lo diremo forte e chiaro”.

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