NCC, Aloisi: la Consulta dà torto alla legge truffaldina voluta da taxi, Lega e M5S

Il rappresentante di Anitrav-NCC Giulio Aloisi racconta a Radiocolonna la decisione della Corte Costituzionale: niente rientro dopo ogni corsa e revisione del principio di territorialità

Niente obbligo di rientrare dopo ogni corsa (“troppo gravoso e sproporzionato rispetto agli obiettivi di regolazione della concorrenza”) e revisione del principio di territorialità degli NCC (“in contrasto con i principi comunitari di libertà di stabilimento, di libera prestazione dei servizi e di concorrenza”).

È questo quello che si evince dalla sentenza della Corte Costituzionale (qui il testo completo) in merito allo scontro tra il primo Governo Conte e i conducenti a noleggio. Anche se i legali delle varie associazioni che rappresentano gli NCC stanno cercando di interpretare al meglio le novità legislative, la Consulta avrebbe fatto venir meno due pilastri della riforma del settore firmata da Rixi e Toninelli. “Annullando questi due principi viene meno l’impianto della legge truffaldina voluta dai tassisti in combutta con il governo Lega-M5S – spiega a Radiocolonna il dirigente dell’Anitrav-NCC Giulio Aloisi – è una grande vittoria della categoria che ha puntato con forza sulla incostituzionalità delle norme, grazie a un ricorso della Regione Calabria”. Aloisi rimarca l’importanza della lotta di categoria portata avanti in prima persona a colpi di manifestazioni, scioperi della fame e ricorsi.

“Oggi per noi è un gran giorno, una vittoria oscurata purtroppo dal dramma del Coronavirus – conclude Aloisi – il lavoro oggi è azzerato e siamo tra le categorie che stanno soffrendo maggiormente la crisi, ma il nostro primo pensiero riguarda la salute e speriamo che il Paese possa riprendersi al più presto da questa emergenza sanitaria senza precedenti”.

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