L’improvviso abbassamento delle temperature, con gelate e neve, dopi il caldo anomalo degli ultimi mesi mette a rischio le coltivazioni invernali in campo. A lanciare l’allarme è la Coldiretti, secondo cui l’ondata di maltempo, con una media di oltre cinque eventi estremi al giorno (secondo i dati dell’European severe weather database), rappresenta una minaccia per campi di frutteti, vigneti, serre e stalle.
L’arrivo del grande freddo – tra bufere di vento, neve, grandine e violente precipitazioni che hanno provocato frane, smottamenti ed esondazioni – colpisce le coltivazioni invernali in campo come cavoli, verze, cicorie, e broccoli. Questi ultimi reggono anche temperature di qualche grado sotto lo zero, ma se la colonnina di mercurio – spiega Coldiretti – scende repentinamente, o se le gelate sono troppo lunghe, si verificano danni. A preoccupare è anche l’impennata dei costi per il riscaldamento delle serre destinate alla coltivazione di ortaggi e fiori.
Non solo, con il gelo il rischio è di vedere bruciare fiori e gemme di piante e alberi, con pesanti effetti sui prossimi raccolti, dopo che il caldo anomalo lungo tutta la Penisola ha favorito il risveglio anticipato delle varietà più precoci di noccioli, pesche, ciliegie, albicocche, agrumi e mandorle.
Si sta verificando in Italia – conclude l’associazione degli agricoltori – un’evidente tendenza alla tropicalizzazione, che si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi.