Roma 2021: Non solo giunta, nella squadra di Gualtieri anche manager per Expo e Giubileo

Nell'esecutivo capitolino, il 50% saranno donne, così come donna sarà la vicesindacara: un ruolo per il quale si punta a Francesca Bria, ora nel cda Rai, e già Chief Technology Officer di Barcellona, voluta dalla sindaca Ada Colau, economista ed accademica. Al posto potrebbe aspirare anche l'ex Fi ora Pd Beatrice Lorenzin, presidente del comitato elettorale Gualtieri. Nella partita delle municipalizzate, tra le ipotesi anche ex dirigenti con Rutelli

La squadra si sta definendo. Ma non si fermerà alla giunta. Complice la combinazione dei due grandi eventi su cui si punterà anche per la rinascita di Roma, il Giubileo del 2025 e Expo 2030, il team per la capitale prevederà innesti di competenze e personalità tecniche e accademiche. Si procederà poi allo spoil system delle municipalizzate, Ama e Atac, perchè la gestione di rifiuti e trasporti sarà determinante anche per ricostruire il rapporto di fiducia con i cittadini.

Certo alle realtà politiche che hanno contribuito alla vittoria di Roberto Gualtieri verrà riconosciuto lo sforzo dedicato alla campagna elettorale ma l’idea era e resta quella di un gruppo di lavoro indipendente e mirato alle criticità e alle prospettive della Capitale. La giunta dovrà poi essere al 50% al femminile, come ha detto lo stesso Gualtieri. Donna sarà la vicesindaca, un ruolo per il quale si punta a Francesca Bria, ora nel cda Rai, e già Chief Technology Officer di Barcellona, voluta dalla sindaca Ada Colau, economista ed accademica. Al posto potrebbe aspirare anche l’ex Fi ora Pd Beatrice Lorenzin, presidente del comitato elettorale Gualtieri. In giunta entrerà con buone probabilità Sabrina Alfonsi, minisindaca uscente del centro storico e tra le più votate del Pd, alla quale potrebbe andare la delega al verde, uno dei settori sui quali ci sarà bisogno di tanto lavoro. Svetlana Celli (Pd) potrebbe andare allo sport e all’urbanistica la docente della Sapienza Laura Ricci.

Nell’esecutivo capitolino ci sarà posto per la Lista Civica con Alessandro Onorato (già con Alfio Marchini nel 2016) che potrebbe andare al turismo e Grandi eventi e Monica Lucarelli, già presidente dei giovani industriali di Roma, ingegnera, perfetta per le attività produttive. Giovani Caudo, presidente uscente del III municipio, capolista di Roma Futura rientrerà con buone possibilità in Campidoglio forse con la delega alla città partecipata: una scelta quella di Caudo che sancisce una sorta di ‘pacificazione’ con l’esperienza Marino di cui Caudo fu assessore all’urbanistica. Ancora: per i trasporti si fa il nome di Eugenio Patanè (Pd), attuale presidente della commissione trasporti in Regione Lazio, di Paolo Ciani (Demos, ovvero il mondo cattolico) per il sociale, di Catarci (Sinistra Civica ecologista), ricercatore Censis, per una delega ad hoc sui fondi europei. E tra le ipotesi, in direzione di una città più inclusiva e aperta ai giovani, quella di un ufficio speciale per i diritti Lgbt con Marilena Grassadonia o Imma Battaglia e la nuova delega al sindaco della notte che potrebbe andare a Tobia Zevi.

Resta l’importante la casella della Cultura che dopo il forfait di Giovanna Melandri (“resto al Maxxi”, ha detto commentando indiscrezioni) sarebbe pronta per Pino Battaglia, già consigliere provinciale e comunale, e ora stretto collaboratore di Dario Franceschini al Ministero. Ma lo scacchiere capitolino non si limiterà solo alla squadra per amministrare la città: sarà anche un banco di prova per tentare il campo largo, se non proprio declinato politicamente, almeno operativamente. E allora la sindaca uscente Virginia Raggi, della quale Gualtieri ha riconosciuto l’impegno – anche tra i brusii nel corso dei festeggiamenti a Santi Apostoli -, potrebbe avere un ruolo nella commissione che dovrà preparare la candidatura di Expo.

E sempre nell’ottica di unità del campo democratico la presidenza dell’Aula Giulio Cesare potrebbe essere offerta alla Lista Calenda. Resta la partita delle municipalizzate, forse la più difficile perchè devono operare per il recupero della città. Lo spoil system sarà fisiologico e all’Ama l’amministratore unico Stefano Zaghis potrebbe essere sostituito con un dirigente interno di lungo corso, ovvero Maurizio Pucci. Pucci fu responsabile dei cantieri dell’Anno Santo del 2000 con Rutelli sindaco. E dall’esperienza Rutelli arriva anche Raffaele Ranucci, senatore Pd, all’epoca presidente della struttura che doveva promuovere la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2004. Imprenditore e politico, un profilo perfetto per un ruolo nella struttura per Expo o per il Giubileo.

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