La lotta alla fame nel mondo e all’obesità infantile, la sana alimentazione, lo sviluppo ecocompatibile dell’agricoltura e della distribuzione, l’eliminazione degli sprechi, la promozione dei cibi freschi di stagione, l’abbattimento dell’inquinamento, il rilancio dei mercati al dettaglio, l’adozione di logistiche a bassi impatti ambientali.
Tanti i temi, tutti attualissimi, che verranno discussi da mercoledì 17 a venerdì 19 maggio 2017 alla Fao, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, a Roma, nella trentunesima Conferenza Mondiale dei mercati agroalimentari all’ingrosso, organizzata dal Centro Agroalimentare di Roma con l’Unione Mondiale dei Mercati all’ingrosso e la stessa Fao.
Solo due anni dopo l’Expo di Milano, Roma, dunque, raccoglie il testimone con un appello strategico: “Nutrire il pianeta di freschezza”.
Sul tavolo tre punti di attualità e di rilievo anche urbanistico: l’innovazione nei centri agroalimentari all’ingrosso in base ad esigenze, interessi e tradizioni dei Paesi che ne richiedono la costruzione o il rilancio, per migliorare la distribuzione e le condizioni di trasporto degli alimenti; lo studio delle migliori pratiche (confezioni, logistica, prezzi, pubblicità, controlli, certificati) di valorizzazione dei prodotti bio negli agromercati all’ingrosso; la riaffermazione, anche politica, del vincolo di interesse comune e di unità di intenti tra commerci all’ingrosso e al dettaglio (supermarket, mercati rionali, negozi specializzati) in quel comparto del “fresco”, che – grazie alla refrigerazione e malgrado i rischi del “climate changing” e del “global warming” – resta asse portante di ogni progetto di qualità.
Per l’Italia, dove dal 2002 opera nei 140 ettari attrezzati del Centro Agroalimentare Roma il più grande e redditizio agromercato all’ingrosso del Paese, la XXXI Wuwm Conference “è l’occasione per presentare al mondo i successi del Car – spiega all’Osservatorio sulla Capitale Fabio Massimo Pallottini, Chairman Italmercati – nel dare supporto logistico-distributivo alle filiere agricole e le sue potenzialità di sviluppo, oltre ai risultati della rete di imprese “Italmercati”, che associa i dieci maggiori agromercati italiani e che firmerà, a margine della Conference, un’intesa con l’associazione dei mercati cinesi (“Cawa”) per la piena apertura definitiva ai prodotti italiani. Dopo i kiwi, arance, mele e pere”.