Olio, 80 aziende del Lazio nella Guida Extravergini Slow Food

Sono 11 i riconoscimenti assoluti, la presentazione della guida il 15 aprile

olio profumato e piccante

Sono 80 le aziende olivicole del Lazio selezionate nella “Guida agli Extravergini” 2023 di Slow Food e 135 gli oli assaggiati con il conseguimento di 11 riconoscimenti assoluti. Nello specifico – dice una nota di Slow Food Lazio – ci sono 4 aziende a cui è stata confermata la Chiocciola, riconoscimento assegnato alle aziende olivicole che interpretano i valori organolettici, territoriali e ambientali secondo la filosofia Slow Food: Colli Etruschi, di Blera (Viterbo); Mandrarita, di Itri (Latina); Sciuga – Il Molino, di Montefiascone (Viterbo); Paola Orsini, di Priverno (Latina).

Il titolo di Grande Olio, attribuito all’olio eccellente nella sua categoria per pregio organolettico, aderenza al territorio e alle sue cultivar, è stato invece attribuito a “Dop Tuscia” di Colli Etruschi, Blera (Viterbo); “Caieta e Don Pasquale Dop” di Colline Pontine (Latina), “Novolio e Cetrone IN” di Alfredo Cetrone, di Sonnino (Latina). Il premio Grande Olio Slow, riservato all’olio eccellente capace di emozionare in reLAZIOne a cultivar autoctone e territorio di appartenenza, ottenuto con pratiche agronomiche sostenibili è andato a “Olivastro” di Americo Quattrociocchi, Terracina (Latina); “Di Bolsena” di Frantoio Battaglini, Bolsena (Viterbo); “Cru dei Cru” di Ione Zobbi, Canino (Viterbo); “Blend” di L’Oro delle Donne, Marino (Roma); “Rivellino” di La Riserva Bio, Tuscania (Viterbo); “Selezione Oro Dop Canino” di Laura De Parri, Canino (Viterbo). La “Guida agli Extravergini” sarà presentata sabato 15 aprile presso il Santuario di Ercole Vincitore a Tivoli (Roma).

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014
Radio Colonna