P.zza Navigatori, ok delibera da Assemblea Comune. Proteste

Comitati di residenti sul piede di guerra contro il piano di assetto e riqualificazione che prevede la costruzione un palazzo gemello. Respinta la pregiudiziale presentata da Grancio

Via libera dall’assemblea capitolina al piano di assetto e di riqualificazione urbana degli ambiti di Piazza dei Navigatori e Viale Giustiniano Imperatore. L’ok con 24 voti favorevoli e 5 contrari alla delibera 30/2018, già approvata in Giunta, è arrivato al termine di una seduta interrotta da momenti di protesta in platea, a opera dei rappresentanti di associazioni e comitati del territorio.

“Palazzinari” e “Vi dovete vergognare”, è quanto hanno urlato i manifestanti all’indirizzo della maggioranza capitolina in segno di dissenso contro il provvedimento che – a quanto spiegato dal Campidoglio – prevede la realizzazione di opere pubbliche per 30 milioni di euro nel quadrante dell’VIII Municipio e la realizzazione da parte dei costruttori dei servizi pubblici previsti con un aumento di aree verdi e parcheggi pubblici, come spiegato dal Campidoglio nei giorni scorsi. L’importo da recuperare “pari a circa 16,8 milioni di euro, sarà corrisposto direttamente da Acqua Marcia al Comune di Roma, al momento della stipula della convenzione” ha spiegato l’assessore all’Urbanistica di Roma, Luca Montuori.

Tale accordo si è reso possibile andando “a trattare direttamente con i curatori fallimentari per garantire a Roma Capitale la realizzazione delle opere pubbliche necessarie e la corresponsione degli oneri dovuti, invece di doverci affidare a nuove fideiussioni o accordi”, ha chiarito Montuori dopo aver ricordato che nell’ambito di un percorso molto complesso “che ha avuto origine nel 1996 con la concessione di alcune aree per la realizzazione di opere pubbliche, poi formalizzata nel 2004, alcuni degli edifici sono stati realizzati, ma non sono mai stati realizzati i servizi pubblici corrispondenti”.

Oltre ai manifestanti, anche la consigliera M5s, Cristina Grancio, che non ha partecipato al voto presentando una pregiudiziale che è stata messa ai voti e respinta dall’Aula, ha espresso durante i lavori la propria contrarietà, come fece al tempo della discussione sullo Stadio della Roma, alla proposta di delibera, spiegando che “una delle ditte proponenti, la Federici Iori, come l’amministrazione sa perfettamente, non è in possesso del titolo di proprietà dell’area perché è in atto un procedimento pendente presso il tribunale civile – ha detto Grancio -. Inoltre, il nuovo accordo è al ribasso sulle opere di urbanizzazione, c’è una rivalutazione del mancante e non una rivalutazione su quanto verrebbero a costare quelle opere sulle quali si è fatto l’accordo di programma. Un’altra delle parti sostanziali è come l’amministrazione pensa di poter recuperare quei soldi”.

Qualche fischio ancora, durante la seduta, si è levato dalla platea quando la maggioranza ha bocciato alcuni ordini del giorno ed emendamenti, mentre la protesta vera e propria è scattata dopo l’applauso, levatosi dai banchi della maggioranza a sostegno dell’intervento della presidente della commissione Urbanistica, Donatella Iorio, che nel prendere la parola, subito dopo la collega dissidente Grancio, ha replicato alle sue affermazioni.

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