Palamara si candida alla Camera e firma i referendum

Nel collegio Roma - Primavalle, in corsa da cittadino libero, su mio caso battaglia in Europa'

Luca Palamara, parla con i giornalisti davanti la Cassazione mentre è in corso la riunione del comitato direttivo centrale dell'ANM, Roma 20 giugno 2020. ANSA/FABIO FRUSTACI

A pochi giorni di distanza dalla sentenza delle Sezioni Unite civili delle Cassazione che ha confermato la sua radiazione dalla magistratura, l’ex presidente dell’Anm Luca Palamara annuncia il grande passo: scenderà in politica, candidandosi da “cittadino libero” , con un proprio simbolo (la dea Giustizia che regge la bilancia), alle suppletive della Camera nel collegio di Roma – Primavalle, rimasto scoperto dopo che la deputata dei Cinquestelle Emanuela Del Re è stata nominata rappresentante Ue per il Sahel.

Queste le parole di Palamara in merito: “Decido di candidarmi per dare più forza al mio racconto, per incoraggiare un cambiamento reale e soprattutto per dare più forza alla battaglia per i referendum, nell’interesse dei cittadini che hanno sete di giustizia.”

Palamara dunque correrà in politica senza un partito alle spalle, (nemmeno i Radicali, che dal 1989 non partecipano alle elezioni, come ha ricordato il segretario Maurizio Turco).Ma pronto a confrontarsi con chiunque voglia utilizzare il suo apporto: “da parte mia non c’è preclusione nè per la destra nè per la sinistra. In questo momento la mia priorità è sposare le istanze della città in cui sono cresciuto e di territori periferici caratterizzati da numerose problematiche”.

 

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