Quattordici “siti pilota per il recupero immobili e luoghi abbandonati per eliminare situazioni di degrado. con la collaborazione di cittadini e privati, l’amministrazione intende intervenire con il fine di garantire servizi agli abitanti e ai cittadini. Ci siamo apertamente ispirati a quanto avviene in altre grandi metropoli mondiali, mutando alcuni progetti di rilancio urbano e sociale già sperimentati e avviati a Parigi. Partiremo da ‘non luoghi’, per rivitalizzarli”. La Sindaca di Roma, Virginia Raggi, espone così “ReinvenTIAMO Roma”, un piano per la rigenerazione della città, he si lega al bando internazionale ‘Reinventing Cities’, avviato dalla C40 Cities Climate Leadership Group, per selezionare aree da rigenerare.
“Si svilupperà – ha spiegato – attraverso una call per progetti innovativi mediante manifestazione d’interesse”, per progettisti, finanziatori, ecc i quali in cambio potranno avere particolari concessioni, o diritto di superficie, o ancora locazione a lungo termine.
“Modalità innovative di rigenerazione di spazi abbandonati”, ha sottolineato l’assessore all’urbanistica, Luca MOntuori, 2possono legare attraverso progetti di qualità, gli investimenti dei priveti”. “Dobbiamo immaginare una nuova modalità di interpretare modelli di sviluppo adeguati al mondo attuale, superando i tradizionali schemi del mercato immobiliare”.
“Roma – ha detto l’assessora alle politiche abitative, Rosalba Castiglione – torna protagonista di un grande progetto di valorizzazione dei propri beni”.
Il progetto deve passare per una delibera ad hoc e per la successiva istituituzione di un ufficio di scopo.
Nelle aree urbane di questa prima tranche: Bastogi, ex Miralanza, ex Filanda, Ama di via Crispi. Tra gli edifici pubblici: gli ex edifici scolastici di I.T. Hertz, I.C. La Giustianiana, Leonori, Vertunni, Villari, L.A. Ripetta, scuola Parini, gli edifici Verne e di via Montebruno, l’ex impianto Acea Oletta.